• Home
  • Archivio
  • Italia
  • Aderisco all’Agenda Monti per l’Italia perchè non posso tradire il popolarismo europeo

Governo

Aderisco all’Agenda Monti per l’Italia perchè non posso tradire il popolarismo europeo

Con il presidente Monti valuteremo le modalità del mio contributo
 | 

LETTERA APERTA

Aderisco all’Agenda Monti per l’Italia: con il presidente Monti valuteremo le modalità del mio contributo

L’ancoraggio all’Europa e ai suoi principi, il desiderio di rinnovamento, la strenua difesa del riformismo, così come la ricerca di più realismo e meno populismo. Ma soprattutto il coraggio di guardare avanti e di mobilitare tutte le energie possibili per realizzare quel sogno – così fortemente voluto da De Gasperi – di unire tutti i moderati italiani sotto la bandiera del Partito Popolare Europeo.

Sono i principali punti del programma di quella federazione da me fortemente auspicata che potrebbe unire tutte le forze moderate del Paese rispondendo all’appello lanciato dal presidente Monti.

Ho aderito nel 1996 a Forza Italia per mettere a disposizione la mia formazione professionale al servizio di un partito, e collaborando con un leader che si presentò agli italiani fiero ed orgoglioso nel rivendicare l’appartenenza dell’Italia all’Europa. Così come ho servito per il mio Paese e per l’Europa durante le responsabilità istituzionali che mi sono assunto: da ministro degli Esteri, ma anche da Vice Presidente e Commissario dell’Unione Europea.

Quella stessa convinzione che mi suggerisce oggi – di fronte a pericolose tendenze euroscettiche – di compiere una scelta di coerenza, l’unica che potessi prendere: continuare a lavorare nello spirito del popolarismo europeo.

Sosterrò quindi l’“Agenda Monti per l’Italia” – con un contributo e modalità che insieme al presidente Monti potremo individuare. Perché un’Agenda che come primo punto indica la parola “Europa” come fonte di certezze e rafforzamento del nostro Paese, non merita di essere ignorata, soprattutto da chi fino ad oggi ha coltivato nel Continente la speranza di poter garantire alle prossime generazioni opportunità di benessere, libera circolazione, efficienza amministrativa, incoraggiamento per le PMI ad essere sempre più attive in tema di innovazione, internazionalizzazione e qualità.

E’ questa l’Europa che mi piace: un’Europa fatta di popoli e di idee in cui tutti gli Stati e tutti i leader collaborano tra loro nel rispetto reciproco e nella comune solidarietà. L’Italia ha avuto l’onore di depositare il primo mattone della casa comune, ed è anche grazie a questo protagonismo che oggi possiamo sederci a testa alta ai grandi tavoli di Bruxelles per dire la nostra e rafforzare un metodo comunitario sempre più solidale e unito, non solo geograficamente, ma soprattutto politicamente.Per queste ragioni ho dissentito – con trasparenza e con il doveroso rispetto per il Pdl e per il presidente Berlusconi – da posizioni che a partire dal mese di dicembre di quest’anno hanno indirizzato il Pdl verso una nuova linea politica che non mi sento di sostenere.

Non mi sottrarrò mai al credo europeista, anche forte di una convinzione: senza l’Europa ci autocondanniamo all’irrilevanza nel mondo del domani. Laici e cattolici, autorevoli esponenti della politica così come della società civile, famiglie, amministratori, imprenditori e giovani hanno scelto l’ “Agenda per l’Italia”. E sono certo che, grazie al suo linguaggio della verità e al profondo attaccamento valoriale, non mancheranno altre adesioni”

Franco Frattini


© All rights reserved. Powered by Franco Frattini

Back to Top