Centrodestra

Appello per Milano – la Moratti merita fiducia

Ci rivolgiamo agli elettori milanesi che sono legati alla storia e alla cultura del socialismo riformista
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Ci rivolgiamo agli elettori milanesi che sono legati alla storia e alla cultura del socialismo riformista, – che in questa città ha un radicamento profondo aldilà delle vicende politiche contingentie delle sigle di partito, – affinché rinnovino il loro sostegno a Letizia Moratti nel prossimo ballottaggio per la scelta del sindaco di Milano.

Nel corso di questi anni Letizia Moratti e la sua coalizione hanno espresso una linea di modernizzazione riformista della città a partire dalla visione di un possibile futuro per Milano quale città metropolitana dotata di funzioni direzionali di primo livello nella dimensione europea e globale. Per questa prospettiva è stata voluta e dovrà essere realizzata l’Expo, insostituibile volano di funzioni, di opportunità di lavoro, di crescita economica e civile.

Al contrario, dietro la candidatura di Giuliano Pisapia, si aggregano le forze politiche, economiche, giudiziarie che dagli anni 92-94 hanno portato avanti una linea che ha prodotto una fase involutiva della città, combinando quegli elementi di giustizialismo, di radicalismo ideologico e di opportunismo politico che hanno rappresentato la più evidente contrapposizione al disegno modernizzatore di Bettino Craxi. Non è un caso che a sostegno di Giuliano Pisapia si è aggregata una coalizione eterogenea che va da alcuni esponenti della finanza – speculativa editoriale – , ai postcomunisti giustizialisti, alla sinistra estremista dei centri sociali. Questa variopinta coalizione è così contraddittoria che non ha alcuna omogeneità politico-programmatica per assicurare un futuro ad una città moderna come Milano, alle sue esigenze di innovazione, di efficienza, di sicurezza, di gestione oculata dell’immigrazione.

Per altro verso tutto il giustizialismo e l’estremismo variamente dislocato vede nel ballottaggio a Milano l’occasione politica per colpire un indirizzo politico e culturale che dal 1994 ad oggi ha evitato che nel nostro Paese prevalga il peggio, cioè quel misto di giacobinismo, di estremismo sociale e di intolleranza culturale che purtroppo caratterizza l’attuale sinistra italiana.

Ci rivolgiamo anche al riformismo insito nell’associazionismo rappresentativo del lavoro autonomo – degli imprenditori, degli artigiani, dei commercianti, dei professionisti, – e in quei sindacati che esprimono in modo cooperativo e partecipativo le legittime ragioni del lavoro dipendente, contrapponendosi al sindacato conservatore e politicizzato.

Auspichiamo un impegno positivo sulle grandi questioni che riguardano Milano – l’Expo – il Pgt – il welfare – e anche un contributo per affrontare i nodi che riguardano tutto il nostro Paese.

Infatti noi riteniamo che di qui alla fine della legislatura il Governo Berlusconi deve misurarsi con alcune grandi questioni: la rigorosa tutela dei nostri conti pubblici accompagnata da nuovi e selettivi interventi sulla spesa in modo da acquisire lo spazio economico per una riforma del fisco che segni una riduzione della pressione fiscale funzionale all’obbiettivo di una crescita reale della nostra economia nel Nord come nel Sud, una organica riforma della giustizia, la piena realizzazione del federalismo, le riforme istituzionali fondate su tre opzioni: più poter al premier, il superamento del bicameralismo, la riduzione del numero dei parlamentari.
In questo quadro riteniamo decisivi da un lato la vittoria di Letizia Moratti al ballottaggio e dall’altro la stabilità del Governo Berlusconi.

Sulla base di tutto ciò rivolgiamo ai socialisti riformisti milanesi un forte appello a sostenere Letizia Moratti contro gli avversari di sempre delle nostre comuni idee.

Francesco Colucci, Fabrizio Cicchitto, Renato Brunetta, Franco Frattini, Maurizio Sacconi, Stefania Craxi, Paolo Bonaiuti, Giampiero Cantoni, Margherita Boniver, Stefano Caldoro


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