Si respira un’aria davvero pesante. Dopo aver sottovalutato gli scandali che stanno colpendo grandi gruppi italiani, ecco che arrivano anche i violenti attacchi al presidente Napolitano. Offese che confermano l’immaturità e l’irresponsabilità di una certa classe politica che dovrebbe, invece, essere più misurata, più seria ed orgogliosa se, ad esempio, un Paese come gli Stati Uniti – nostro partner strategico e leale amico – esprime sentimenti di apprezzamento e profonda gratitudine verso l’Italia.
Quel cattivo vizio di criticare sulla scia di luoghi comuni e analisi preconfezionate – o peggio studiate per un qualche effetto di campagna elettorale – e che ha come unico esito quello di squalificare l’Italia agli occhi del mondo che ci osserva.
In questi giorni gravi e vergognosi scandali travolgono l’Italia. Eppure, anche qui, anziché condannare indistintamente la corruzione ed il malaffare, la concentrazione resta alta solo sulla partita con l’avversario: è tutto un rincorrersi di fischi, striscioni sarcastici, cori e insulti.
Si potrà pur vincere un torneo nazionale, ma ci accontentiamo solo di questo? E poi? Di che vittoria possiamo parlare se poi non si è in grado di qualificarsi a un’Olimpiade?
In questo momento all’Italia non serve giocare una partitina, ma schierare la sua Nazionale, guardando – come diceva De Gasperi – alle prossime generazioni.
Franco Frattini