Nel suo primo giorno da ex ministro degli Esteri, Franco Frattini, si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Invitato ad una conferenza sulla crisi europea dalla Fondazione Adenauer a Berlino, Frattini, anche in veste di neo presidente della Fondazione De Gasperi, ammette che il Governo italiano uscente ha esitato troppo sulla strada delle riforme aggravando, così, i difetti del nostro sistema: bassa crescita ed eccessivo debito pubblico. Anche l’Europa ha tentennato di fronte ai primi segnali di crisi mostrando una scarsa capacità politica mettendo a nudo il peccato originale dell’euro. In più Germania e Francia hanno scelto la strada del rapporto privilegiato bilaterale e non del metodo comunitario. Ecco perché ora occorre, – di fronte alla crisi – più Europa, più integrazione politica.Un compito che interpella il neo Governo Monti. Frattini, “ Il governo italiano valuterà in modo costruttivo le proposte che in questa direzione verranno presentate e tra queste non escludiamo una modifica dei trattati che si rendesse necessaria”.Modificare il trattato di Lisbona è la linea tedesca ripetuta in questi giorni dalla cancelliera Merkel che vuole arrivare con proposte concrete già al vertice europeo del 9 dicembre.