Rimborsi elettorali

Controlli per sapere come spesi soldi partiti

La prossima tranche di rimborso elettorale, circa 100 milioni di euro, non può essere erogata a cuor leggero
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La prossima tranche di rimborso elettorale, circa 100 milioni di euro, non può essere erogata a cuor leggero ai partiti se prima non è intervenuta una normativa che tenga conto delle preoccupazioni espresse oggi dal Consiglio d’Europa. Una normativa, cioè, che preveda un controllo e che  permetta di sapere come sono stati spesi i soldi. Io auspico che ci sia un controllo indipendente, ad esempio come quello della Corte dei Conti, e mi piacerebbe che si trattasse di un finanziamento all’americana in cui sono i privati che decidono, mentre il quantum è determinato dalla trasparenza e dalla capacità dei partiti di dimostrare che se lo meritano. Questo non può chiaramente essere fatto nel giro di qualche giorno, ma mi auguro si possa arrivare a luglio con una legge in vigore. Sarebbe assurdo continuare a spartire quei 100 milioni di euro con la normativa esistente.

La democrazia si fonda su sistema di partiti, ma i partiti devono essere una casa di vetroaltrimenti si arriva al disgusto e ai forconi dell’antipolitica.

Sulla ricerca di un’intesa credo che i partiti siano tutti corresponsabili dell’adozione o meno di una buona legge. Nel giro di qualche settimana si dovrebbe dire qualcosa di più preciso in termini di controllo, pubblicazione dei bilanci on line, controllo da affidare alla Corte dei Conti o ad una società di certificazione esterna. Sono cose che possono essere fatte in breve tempo se c’è la volontà politica.

Francamente, quando si vede che i partiti percepiscono fino a tre volte l’ammontare del rimborsabile e del documentabile, allora questo rimborso si giustifica poco. Significa che c’è molto da limare. Sospendiamoli, quindi, questi 100 milioni, almeno finché non c’è una nuova disciplina.
Infine c’è un problema più ampio, quello dell’articolo 49 della Costituzione. Che fino ad oggi non è mai stato attuato in quanto i partiti sono sempre stati molto restii ad un criterio di trasparenza. E’ un altro punto che andrebbe affrontato subito.


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