Elezioni

Controlliamo con un click le spese dei partiti

Intervista di Franco Frattini al TGCOM24
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D. OGGI CADE L’ANNIVERSARIO DI MANI PULITE, QUAL È LA SUA OPINIONE ED IL SUO GIUDIZIO STORICO, E SOPRATTUTTO COSA E’ CAMBIATO OGGI?
R. Quando esplose questo fenomeno di Tangentopoli io svolgevo le mie funzioni come magistrato, quindi ho potuto vedere e constatare, non certo da politico, come l’inizio di quelle azioni fosse caratterizzo da un senso unico, Un senso unico che purtroppo è stato il grande limite di tutta la storia di Mani Pulite e che ritroviamo in qualche modo ancora oggi. Perché partiti democratici, storici come la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista ed il Partito Repubblicano, o anche i Liberali, furono colpiti, colpiti a morte direi, mentre il Partito Comunista fu in qualche modo risparmiato.
Questo ha portato negli anni a credere  di aver definitivamente sconfitto la corruzione ed il suo tessuto. Il che non era e non è. Io ho ascoltato con preoccupazione le parole del Presidente della Corte dei Conti Giampaolino e devo dire che oggi la politica è chiamata, grazie a questa sorta di armistizio che esiste durante il lavoro del governo tecnico, a lavorare proprio per fare tutti insieme un passo avanti nella ripulitura del tessuto istituzionale, amministrativo, delle norme sulla trasparenza del bilancio dei partiti. Io ritengo che se tutti i partiti pubblicassero online i propri bilanci, se tutto quello che affluisce e spende un partito fosse controllabile con un semplice clickda qualsiasi cittadino allora faremmo un passo straordinario.
E’ un’idea che il segretario del Pdl Alfano sta concretamente elaborando e  mi auguro che tutti gli altri partiti  con coraggio seguano questo buon esempio. Ci sono tante cose che si possono fare se c’è la volontà politica. Ad esempio il disegno di legge  anti-corruzione del governo Berlusconi che fu presentato oltre un anno fa, che esca dalle sabbie e diventi legge.Tangentopoli ha avuto un senso unico politicizzato, ma la corruzione esiste e la trasparenza è un imperativo categorico per tutti noi

D. GLI ULTIMI CASI GIUDIZIARI CHE HANNO COLPITO I PARTITI, SONO PARAGONABILI AI CASI CHE SONO EMERSI DENTRO MANI PULITE?
R. C’è una differenza significativa e non da poco. Tutti dovrebbero ricordare quando nel mezzo della bufera di Mani Pulite ci fu una costatazione: che il costo della politica era tale che portava ad illeciti, a fenomeni di corruzione che però finivano nelle casse dei partiti. Ricordiamo tutti i tesorieri dei vari partiti, compreso il tesoriere dell’allora Partito Comunista, che furono in qualche modo i custodi ed i testimoni di verità che per molti aspetti non sono ancora emersi e mai forse usciranno fuori. Oggi ci sono casi individuali. Le accuse vanno ovviamente verificate e non possiamo trasformarle in una condanna. Però le accuse sono di aver preso per se.  Quando un tesoriere di partito ammette di aver acquistato degli appartamenti, tanto che dice “sono pronto a restituirli” – parlo del caso Lusi – ammette sostanzialmente che alcuni milioni di euro sono finiti nel suo patrimonio. Beh questo è un elemento indubbiamente significativo che deve far pensare.
Ma la questione che dobbiamo assolutamente porre in luce è che sono mancate in questi anni le regole per prevenire nuovi fenomeni di corruzione, non soltanto che si prendeva per il partito o per se. Mancavano e mancano regole per prevenire in modo assoluto questi fenomeni di illegalità dentro le amministrazioni pubbliche.

D. ALFANO DICE CHE CI SONO NUOVE REGOLE CHE GARANTIRANNO L’AUTENTICITA’ DELLE TESSERE, C’E’ IL RISCHIO DI UN CAOS DAL PUNTO DI VISTA DEL CONTEGGIO?
R. Una delle ragioni principali per le quali io sostengo Alfano come segretario è che lui ha avuto la forza di dire dal primo giorno, cioè dal suo insediamento, che il tema della legalità, della correttezza e della trasparenza caratterizzeranno il nuovo corso del Pdl. E questo per me, che non sono un giustizialista, ma che ritengo che legalità e trasparenza siano fondamentali è stato un elemento veramente importante. Quindi io accolgo con grande favore la conferma che vi siano regole per prevenire in futuro casi di questo genere, poi è ovvio che se ci sono tessere irregolari sarà il partito a dover verificare e a capire come è stato possibile che ci sono, ad esempio, persone del Partito democratico che risultano anche iscritte a fare numero tra le fila del Pdl. O che vi siano persone per le quali i magistrati stanno indagando non perché sono iscritte al partito, ma perché le modalità dell’iscrizione sono opache. Quindi sostegno ad Alfano e andiamo avanti verso questa logica di trasparenza.

D. DICIAMO CHE IN UN PARTITO COSI ‘COMPOSITO COME IL PDL NON BOSGNA ABBASSARE LA GUARDIA NEANCHE DA QUESTO PUNTO DI VISTA?
R. Non possiamo farlo perché abbiamo più di un milione di iscritti che nella stragrande maggioranza sono bravissime persone, sono militanti, simpatizzanti e loro meritano da parte nostra ogni impegno per garantire la trasparenza. Perché quello che ho detto io sinceramente lo pensano tutti gli iscritti al partitoIo non credo che ci iscriva al partito per partecipare ad una guerra tra bande, ed è proprio questo che Alfano sta cercando con grande determinazione di eliminare.


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