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Cooperazione: Frattini, necessario rafforzare ruolo delle Nazioni Unite

Mai come in questo momento storico c’ e’ bisogno che le Nazioni Unite rafforzino la propria azione
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(Nova) – Mai come in questo momento storico c’ e’ bisogno che le Nazioni Unite rafforzino la propria azione. Lo ha detto l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, intervenuto nel corso del convegno La sfida della pace: l’ Italia con le Nazioni Unite: 1945 – 2015, che si tiene quest’ oggi alla Farnesina

Negli altri eventi organizzati con il ministero abbiamo cercato di comunicare ai giovani, in un momento di possibile disaffezione nei confronti dell’ operato delle Nazioni Unite, che mai come in questo frangente c’ e’ bisogno che l’ Onu rafforzi la sua azione“, ha detto il presidente della Sioi. ” Il multilateralismo e’ lo strumento con cui l’ Onu opera per affermare i principi della carta di San Francisco“, ha aggiunto l’ ex ministro, secondo cui “e’ necessario lavorare affinche’ le Nazioni Unite abbaiano sempre maggiore sostegno da parte degli stati membri”. 

Occorre “dare all’ Onu piu’ strumenti e piu’ forza per continuare il proprio lavoro“, ha affermato Frattini. L’ Italia, cosi’ Frattini, ha sempre portato la bandiera dei diritti delle persone, tra queste la sfida per i diritti delle donne, per ridurre le mutilazioni genitali femminili con l’ aiuto dei paesi africani, l’ impegno contro la pena di morte e per la liberta’ religiosa, oltre all’ impegno per contrastare la tragedia dei bambini soldato. Sulla necessita’ di rafforzare il ruolo delle Nazioni Unite ha parlato anche Mario Giro, sottosegretario agli Affari esteri. “Il compito delle Nazioni Unite e’ essenziale. L’ Onu e’ l’ ultimo foro in cui costruire un umanesimo globale”, ha detto Giro, aggiungendo che “l’ Italia repubblicana e’ stata fondata sugli stessi principi della carta delle Nazioni Unite“. Il nostro paese, cosi’ Giro, ha il multilateralismo nel proprio patrimonio genetico e la capacita’ di essere ponte per creare le condizioni di dialogo internazionale. 
Per anni, ha aggiunto il sottosegretario, “ci siamo impegnati in missioni internazionali”. Ad oggi, “ospitiamo molti organismi dell’ Onu nel nostro paese, come testimonianza della qualita’ della nostra collaborazione. L’ Italia inoltre e’ fortemente impegnata al fianco dell’ Unesco. “Abbiamo promosso i caschi blu della cultura, formata da personale specializzato nella salvaguardia del patrimonio culturale”, ha spiegato Giro, il quale ha tuttavia sottolineato la necessita’ di un “maggiore impegno per prevenire le crisi”. “E’ necessario maggiore impegno per evitare che tensioni si trasformino in crisi e le crisi in guerre”, ha detto Giro. 

Dell’ urgenza di assicurare maggiore sostegno all’ Onu ha parlato anche Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. “L’ assistenza ai rifugiati e’ uno dei punti di forza delle Nazioni Unite“, ha detto Grandi. “Il tema dei rifugiati ci rimanda alla storia delle Nazioni Unite. Essi sono un segno vivo di quello che e’ utile e positivo ma anche di cio’ che non funziona piu'”, ha detto Grandi, il quale ha sottolineato la necessita’ di una maggiore assistenza non solo per l’ Unhcr ma anche per le altre organizzazioni che lavorano per alleviare le sofferenze di piu’ di 40 mila persone che ogni giorno sono costrette a lasciare le proprie case. “Ribadisco l’ importanza di sostenere le Nazioni Unite e sono grato all’ Italia per l’ aiuto fornito”, ha aggiunto Grandi, citando i recenti finanziamenti da parte della cooperazione italiana.

Siamo grati per questo appoggio, di cui continueremo ad avere bisogno in un anno che si preannuncia impegnativo“, ha affermato il responsabile dell’ organizzazione internazionale, secondo cui la crisi migratoria in atto e’ estremamente delicata dal punto di vista politico, in quanto “sta mettendo a dura prova il concetto stesso di asilo”. 

La prossima conferenza di Istanbul e altri eventi internazionali saranno occasione di discutere le tematiche legate alla migrazione in modi muovi e creativi”, ha aggiunto Grandi. Il ruolo importante dell’ Italia nella cooperazione e’ stato riconosciuto anche da detto Jose’ Graziano da Silva, direttore generale dell’ organizzazione delle Nazioni Unite per l’ alimentazione e l’ agricoltura (Fao). Il direttore generale ha sottolineato l’ impegno dell’ Italia del multilateralismo e nella cooperazione internazionale. 

Negli ultimi quattro anni l’ Italia e’ stato settimo contributore al budget della Fao“, ha detto da Silva, il quale ha ricordato, in particolare, l’ impegno dell’ Italia verso le isole sids, stati insulari in via di sviluppo gravemente minacciate dal cambiamento climatico. Il responsabile dell’ organizzazione internazionale ha inoltre ringraziato il governo italiano a nome di Fao , Ifad e Pam per il sostegno ricevuto a partire dal trasferimento dell’ organizzazione a Roma. Al convegno e’ intervenuto anche il direttore generale della Cooperazione italiana, Giampaolo Cantini. “La tematica dello sviluppo e’ una delle dimensioni fondamentali e costitutive della Carta delle Nazioni Unite”, ha detto il direttore generale. “Interi capitoli sono dedicati a tematiche che oggi definiremmo di sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Cantini, il quale ha sottolineato il ruolo importante giocato dall’ Italia nel contesto delle politiche adottate dalle Nazioni Unite. “La Cooperazione italiana ha portato l’ accento sullo sviluppo locale, in sintonia con le Nazioni Unite”, ha detto il direttore generale. 

Un tema, quest’ ultimo, “fortemente legato alla realta’ italiana e alla sua struttura economia e sociale“. Tra gli altri temi che hanno visto la Cooperazione italiana lavorare di concerto con alcune organizzazioni Onu vi sono quelli legati al genere. “L’ Italia ha messo un forte accento sulle tematiche di genere, in parallelo con la promozione di risoluzioni su tematiche quali la mutilazione dei genitali femminili e la lotta ai matrimoni precoci”, ha affermato Cantini, che ha citato l’ impegno della Cooperazione italiana nella lotta alle grandi pandemie, in sintonia con l’ operato dell’ Organizzazione internazionale. Cantini si e’ inoltre soffermato sul ruolo importante giocato dalle Nazioni Unite, sfociato nell’ Agenda di sviluppo sostenibile 2030. 

L’ agenda 2030 ci porta su un terreno nuovo, in quanto integra le dimensioni economica, sociale e ambientale dello sviluppo” ha detto Cantini. Inoltre, “essa si rivolge a tutti gli Stati, ponendo obiettivi universali ai quali corrisponde un processo di accountability”, ha aggiunto il Direttore generale. All’ evento, organizzato dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e dalla Societa’ italiana per l’ Organizzazione internazionale, sono intervenuti anche Michele Valensise, segretario generale della Farnesina. L’ evento e’ stato organizzato in occasione del sessantesimo anniversario dell’ entrata dell’ Italia nell’ Onu, nell’ ambito della manifestazione “Farnesina porte aperte“. 


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