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Intervista

Coronavirus: Frattini a “Il Tempo” l’Europa ci sta prendendo in giro

clamoroso che in questa fase così delicata il presidente della Commissione Europea, forse per la prima volta nella storia, prenda una posizione di parte per il suo Paese su una materia che non doveva essere nelle mani della Commissione
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“È clamoroso che in questa fase così delicata il presidente della Commissione Europea, forse per la prima volta nella storia, prenda una posizione di parte per il suo Paese su una materia che non doveva essere nelle mani della Commissione”. Franco Frattini, già Ministro degli Esteri con Silvio Berlusconi, parla a “Il Tempo” e non fa sconti a Ursula von der Leyen dopo l’improvvisa uscita sui ‘coronabond’ che sarebbero solo ‘uno slogan’ e non uno strumento allo studio delle istituzioni continentali. Le parole della von der Leyen pesano. “Lei dice che la Germania ha i suoi satelliti che hanno ragioni per dire no ai Coronabond, dice che la Commissione preparerà cose diverse perché quello è uno slogan, facendo una cosa grave perché mai un Presidente di Commissione parteggia in questa maniera prima che si sia presa la decisione ufficiale. Anche perché i capi di governo non avevano incaricato lei, avevano incaricato l’Eurogruppo di prendere l’iniziativa e fare una proposta nei prossimi 15 giorni”. “Quindi – continua – una doppia, grave violazione rispetto a quelli che sono i tradizionali confini in cui si deve muovere la Commissione Europea, una sulla sostanza e una sull’aver sbagliato addirittura la forma. Le reazioni che ci sono state credo siano perfettamente sintetizzabili non nelle parole che i politici italiani magari possono avere di sostegno delle azioni di governo, ma nelle parole del più grande presidente di Commissione Europea tuttora vivente, il presidente Delors, che è un signore di 94 anni che da lungo e lungo tempo taceva e che si è sentito in dovere di uscire con un comunicato ufficiale dicendo che se viene meno la solidarietà europea è un pericolo mortale per l’Europa. Detto da Jaques Delors, che è quello che ha creato i passaggi politici più importanti nella storia degli ultimi 40 anni della Commissione Europea, è molto significativo”.

Secondo Frattini “la Commissione Europea non solo crea sconcerto nei 14 Paesi che chiedono solidarietà europea, ma lo fa senza nemmeno ricordare che soltanto pochi giorni fa era stata decisa una procedura diversa”. Queste due settimane di stallo rischiano di essere una perdita di tempo insostenibile in un momento di grave emergenza sanitaria. “Ho partecipato a centinaia di vertici internazionali, quando non c’è un accordo e si sa già che l’accordo non ci sarà, si propone o di fare una commissione tecnica o di rivedersi tra 15 giorni. Qui hanno fatto di meglio, hanno affidato l’incarico ai ministri delle Finanze. È mai pensabile che questi smentiscano i loro capi? Quando i capi di governo hanno appena detto che non c’era accordo è mai pensabile che i ministri che dipendono dai capi di governo diranno tra 15 giorni una cosa diversa? Quindi è stato il gesto furbesco di Germania e satelliti della Germania. Una cosa che io ritengo scandalosa è che uno di questi signori che dovrebbero decidere tra 15 giorni, il ministro delle Finanze dell’Olanda, ha pensato bene di cogliere l’occasione di proporre un’inchiesta sui Paesi del sud dell’Europa, perché non hanno risparmiato quando potevano”. “Tirare fuori una cosa del genere – aggiunge – da parte di uno di quelli che dovrebbe, secondo il mandato ricevuto, trovare una soluzione è una cosa che si commenta da sola. E stata una decisione del tutto furbesca, sapendo tutti perfettamente che tra 15 giorni non accadrà nulla. Anzi, saranno 15 giorni perduti e purtroppo il virus non si ferma”. Anche all’interno del governo italiano ci sono due linee, con Conte più duro e Gualtieri più accomodante nei confronti dell’Europa. “Dopo le parole che ho sentito l’altra sera del Presidente della Repubblica, dopo che Conte ha detto che magari che se questi continuano noi facciamo da soli, credo che la linea sia quella. Non so se Gualtieri in cuor suo pensi ancora che il Meccanismo europeo di stabilità, e quindi la Troika in casa dei Paesi membri, potrebbe essere una soluzione, ma avendo ascoltato le parole del Capo dello Stato e del Capo del Governo credo che la linea condivisa sia che oggi un Meccanismo europeo di stabilità con le condizionalità tradizionali, quindi la Troika in casa, non è nemmeno proponibile”. Per quanto riguarda invece l’intervento di Mario Draghi, “conosco da talmente tanti anni Mario Draghi che so benissimo che lui di sicuro non si candida a nulla. Ha proposto una ricetta intelligente che è l’unica soluzione possibile, non è la ricetta Draghi ma è la ricetta che serve. E lui da presidente della Banca Centrale, ricordiamocelo, era stato un teorico del rigore. Ma siccome le condizioni sono profondamente cambiate, da persona intelligente adatta le ricette alle situazioni. Quindi penso che tirarlo per la giacchetta da un lato o dall’altro, magari per esorcizzarlo e invitarlo a stare alla larga, sia proprio la cosa più sbagliata di tutte”, ha concluso Frattini.

Fonte Agenzia Nova

 


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