Centrodestra

Franco Frattini a Il Foglio

Né falchi né tenori…contro il partito del voto (e dell’eurosuicidio)
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Franco Frattini: “Sto con il Cav riformatore e moderato”

Franco Frattini, ex ministro degli Esteri del governo Berlusconi, è sin dall’inizio un sostenitore di Mario Monti e dunque non stupisce troppo che critichi quella parte del personale politico ex di An, e persino alcuni “tenori” nei giornaloni d’area centrodestra, che invocano la fine del governo tecnico, picchiano sul presidente del Consiglio e, spiega Frattini, “vorrebbero anche dare un’improbabile inclinazione euroscettica, e dunque minoritaria, interstiziale, al nostro Pdl”.

Perché minoritaria?
“Perché ringhiare è facile, mentre la gente si aspetta che la politica risolva i problemi. Gli italiani sono moderati nell’animo. E poi sostenere che si possa stare fuori dai meccanismi europei è una pura sciocchezza, è una roba politicamente impraticabile ed economicamente insostenibile. L’Italia starebbe meglio fuori da Schengen e dal mercato unico? Staremmo meglio se dovessimo pagare dazi esportando le nostre merci?”.

Tuttavia non è chiaro quello che pensa Berlusconi. L’unica cosa acclarata è che il Cavaliere, al momento, non vede nessuna alternativa possibile a Monti.
“Berlusconi pensa che si debbano sostenere le riforme istituzionali e questo governo, in una logica di larghe intese con le altre forze politiche. Berlusconi sa che la prospettiva è quella di una federazione dei moderati, con Pier Ferdinando Casini e chi vorrà starci, un grande rassemblement che si propone di governare l’Italia proiettando il paese fuori dalla crisi e oltre le vecchie logiche di contrapposizione che hanno diviso i partiti in questi ultimi diciassette anni”. L’ idea è che sarebbe assurdo tornare a dividersi dopo l’ esperienza Monti. Ma i giornali più vicini al Cavaliere, e anche Santanchè (che il Cav. lo conosce benissimo) sostengono esattamente l’opposto. 

Chi rappresenta il pensiero di Berlusconi?
“Il populismo è facile, ma porta allo sfacelo. Noi non siamo una minoranza estremista, non lo era Forza Italia e per la verità non lo era nemmeno Alleanza nazionale. Siamo un movimento che, dal 1994, ha in sé il germe del riformismo e dell’ottimismo. Berlusconi è l’uomo più moderato d’Italia, vi ricordate quando diceva ho il sole in tasca?”.
Serve una legislatura costituente Allora, forse, la differenza tra voi, che venite da Forza Italia, e i dirigenti che invece vengono da An è proprio nel riformismo.
“Questo non sono in grado di dirlo, perché bisognerebbe valutare caso per caso, persona per persona. Ma quella delle riforme è certamente la soluzione che ha individuato il Cavaliere: dobbiamo farle e farle con gli altri partiti. Prima di tornare ai governi politici-politici si devono modificare le regole del gioco”. 

E dunque nel frattempo sostenere Monti, stare in Europa, riallacciare i rapporti con Casini e con la Lega di Tosi e Maroni?
“Mi sembra ovvio. Tutto il resto è una folle corsa verso il nulla o nella migliore delle ipotesi è fuffa. Vediamo di essere seri: fuori c’è la Grecia con i comunisti e l’estrema destra in Parlamento. Dunque questo governo tecnico va sostenuto, e non solo perché serve a uscire dalla crisi, ma anche perché è un’ occasione straordinaria di rilancio per una politica migliore. Abbiamo bisogno di riformare il sistema istituzionale. L’ Italia non è governabile e questo Berlusconi lo ha sempre detto, lo sa benissimo. Lo hanno dimostrato tutte le esperienze di governo della Seconda Repubblica. Nessuno è in grado di governare davvero questo paese, neanche gli amici del Pd con la loro foto di Vasto (con Vendola e Di Pietro). Monti adesso è l’unica occasione che ci è data per lavorare alle riforme, e va colta”.

Questa legislatura tuttavia non basta per un’ambiziosa riforma della Costituzione, mancano dodici mesi scarsi alle elezioni politiche, qualcuno ha già individuato una data per le urne: le elezioni potrebbero tenersi il 24 marzo 2013.
“E infatti serve una stagione costituente per il 2013, una legislatura attraverso la quale i partiti, assieme a Monti, rivedano profondamente i meccanismi con cui funziona la nostra democrazia”

Ci si può fidare del Cavaliere tentennante? Lui appare restio a stringere la mano di Casini.
“C’è un’ antica diffidenza. Ma la politica va sempre oltre questi meccanismi umani. Inoltre, per quanto riguarda il rapporto con Monti, Berlusconi raccoglie la voce della base e dunque sa che molti sono scontenti. Ma è pure convinto di lavorare per il bene del paese e della sua parte politica”.


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