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Frattini a Tirana: accordo Serbia-Kosovo, energia, difesa - Diario Italiano

Rassegna

Frattini a Tirana: accordo Serbia-Kosovo, energia, difesa

Frattini, bene accordo di Bruxelles, ora l’Ue riconosca passi in avanti
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Serbia-Kosovo: Frattini, bene accordo di Bruxelles, ora l’Ue riconosca passi in avanti

Tirana, 29 mag – (Nova) – Il recente accordo tra Belgrado e Pristina “è di importanza storica” e Bruxelles “dovrebbe riconoscere i passi avanti compiuti dalla Serbia”, la quale deve essere “accompagnata ed incoraggiata” a comprendere che non può esserci un antagonismo tra noi europei, l’Alleanza atlantica e la Federazione russa. Lo ha dichiarato a “Nova” l’ex ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, che si trova a Tirana per partecipare ad una conferenza regionale dei ministri della Difesa dei Balcani sulla sicurezza nella regione Adriatico-Ionica.

L’Italia ha sempre svolto un ruolo importante di incoraggiamento. Ho avuto occasione di parlarne con il vice primo ministro serbo (Aleksandar, ndr) Vucic a Belgrado ed anche con gli esponenti kosovari”, ha spiegato Frattini, il quale ha comunque riconosciuto le difficoltà dell’attuazione dell’intesa raggiunta a Bruxelles il 19 aprile scorso. 

“Si tratta di un accordo in cui si gioca la leadership di paesi come Serbia e Kosovo, i cui rispettivi leader stanno esercitando un’azione importante per evitare boicottaggi della sua attuazione”, ha osservato Frattini, riferendosi alla resistenza riscontrata sia a Belgrado che a Pristina. L’ex ministro degli Esteri italiano, però, si è detto contento “che il governo di Belgrado, dopo i primi problemi nell’attuazione dell’accordo, abbia riportato al centro del suo operato anche l’esecuzione ed è ovvio che ora ci sia ottimismo”.

Secondo Frattini, ora Bruxelles dovrebbe riconoscere i passi avanti compiuti da Belgrado e premiare il suo avanzamento nel percorso di integrazione europea dopo l’accordo raggiunto con Pristina. “Io mi aspetto che nella sessione di giugno la Commissione europea riconosca finalmente che questo passo è stato compiuto con molto coraggio dalla Serbia e riconosca una data per l’inizio dei negoziati per l’adesione. Questo sarebbe il segnale che l’Europa gioca con delle regole che tutti devono rispettare e se le regole vengono rispettate il risultato ci deve essere”, ha ribadito Frattini. (segue) (Alt)

La Serbia, inoltre, dev’essere accompagnata ed incoraggiata a comprendere che non può esserci un antagonismo o una via alternativa tra noi europei, l’Alleanza atlantica e la Federazione russa. “Si tratta di una situazione che va avanti da decenni”, ha osservato Frattini. L’ex ministro degli Esteri di Roma ha sottolineato come “uno degli obiettivi dell’Alleanza atlantica è ristabilire un rapporto di concreta collaborazione con la Russia. Il fatto che a breve ci sarà un accordo diretto fra il presidente (Usa, Barack, ndr) Obama ed il presidente (della Federazione russa, Vladimir, ndr) Putin è un segnale molto positivo e molto rassicurante. E’ con i fatti e non con il diktat ‘o stai di qua o stai di là’ che si affrontano le cose”, ha affermato Frattini. 

Nel suo intervento alla conferenza dei ministri della Difesa, Frattini ha sottolineato che i Balcani occidentali sono “parte irreversibile dell’Europa” ma anche “una componente fondamentale per un’Alleanza atlantica forte, unita e lungimirante”. L’ex ministro ha ricordato come l’Italia abbia “giocato un ruolo molto attivo” lanciando ad Ancona l’Iniziativa Adriatico Ionica nell’aprile del 2000. Dieci anni dopo, sempre ad Ancona, è stata annunciata la creazione di una “macro-regione” Adriatico-Ionica, successivamente riconosciuta anche dalla Commissione europea e dal Parlamento europeo. Frattini ha evidenziato che esiste un legame di interdipendenza tra la sicurezza nella regione Adriatico-Ionica e la più vasta macro-regione del Mediterraneo. 

L’Adriatico, lo Ionio e il Mar Mediterraneo sono utilizzati da reti criminali per la tratta di esseri umani e di armi, che vengono così sfruttate da reti terroristiche transnazionali. Il terrorismo ha una dimensione transfrontaliera e richiede quindi una cooperazione transfrontaliera”, ha affermato l’ex titolare della Farnesina. Appare inoltre fondamentale, ha proseguito Frattini, garantire la protezione delle rotte di approvvigionamento energetico nell’Adriatico e nello Ionio dagli attacchi terroristici. “Il Mare Adriatico e lo Ionio – ha detto – costituiscono un percorso cruciale per i trasporti in Europa, per le navi passeggeri, ma anche per l’energia la cui importanza continuerà a crescere, soprattutto se si guarda allo sviluppo del gasdotto transadriatico (Tap)”. 

Il progetto del gasdotto Tap dovrebbe consentire l’afflusso di gas naturale dai giacimenti azeri di Shah Deniz II in Europa attraverso la Grecia, l’Albania e l’Italia. “Spero fortemente – ha detto ancora l’ex ministro degli Esteri – che tutte le parti interessate confermeranno il loro rispettivo impegno per passare alla fase operativa del progetto che Italia, Albania e Grecia, tra gli altri, sostengono con forza”. Gli impianti di stoccaggio albanesi, ha detto ancora Frattini, “potranno garantire la sicurezza delle forniture di gas ai mercati europei durante eventuali interruzioni”. La difesa di queste infrastrutture da eventuali sabotaggi, attacchi terroristici e anche informatici, ha detto ancora Frattini, “è di comune interesse per tutti i paesi che beneficeranno del gasdotto transadriatico”.

Serbia: Frattini “Belgrado comprenda che non ci devono essere alternative fra Ue, Nato e la Russia”Tirana, 29 mag – (Nova) – La Serbia dev’essere accompagnata ed incoraggiata a comprendere che non può esserci un antagonismo o una via alternativa tra noi europei, l’Alleanza atlantica e la Federazione russa: lo ha affermato a “Nova”, l’ex ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, commentando alcuni importanti accordi in materia di Difesa stretti fra Belgrado e Mosca. “Si tratta di una situazione che va avanti da decenni”, osserva Frattini da Tirana, dove sta partecipando ad una conferenza regionale dei ministri della Difesa dei Balcani. L’ex ministro degli Esteri di Roma sottolinea come “uno degli obiettivi dell’Alleanza atlantica è ristabilire un rapporto di concreta collaborazione con la Russia. Il fatto che a breve ci sarà un accordo diretto fra il presidente (Usa, Barack, ndr) Obama ed il presidente (della Federazione russa, Vladimir, ndr) Putin è un segnale molto positivo e molto rassicurante. E’ con i fatti e non con il diktat ‘o stai di qua o stai di là’ che si affrontano le cose”, sostiene Frattini. 


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