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Commissione per le Riforme

Frattini: approvazione della legge costituzionale entro fine ottobre

Intervista di Franco Frattini a Rainews24
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Lavoreremo in fretta ma anche in modo approfondito con un’analisi accurata di quelle problematiche che da venti anni sono oggetto di tentativi di riforma non riusciti. Condivido il ministro Quagliariello quando dice che occorre trovare un equilibrio tra rapidità e approfondito studio”. 

“Abbiamo un obiettivo: che quanto appena varato dal governo sia definitivamente approvato dal Parlamento intorno a fine ottobre. Per quella data la nostra proposta dovrebbe essere pronta e disponibile”. 

Questa Commissione non va a sostituire il ruolo del Parlamento. Per cui nel momento in cui la legge costituzionale sarà approvata a fine ottobre il nostro progetto dovrà nella sostanza essere consegnato al governo, e da questo al Parlamento”. 

“C’é una priorità: definire meglio il ruolo delle due Camere affinché – come accade oggi – non abbiamo le stesse competenze. L’idea é quella di creare una Camera che rappresenti le autonomie, ed un’altra che abbia la competenza legislativa fondamentale, come ad esempio votare la fiducia al governo. Questo chiaramente significa che vanno definite meglio le competenze delle Regioni e dello Stato. Ci sono ad esempio molti casi di competenza concorrente per cui ancora oggi si moltiplicano i conflitti di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale”. 

Forma di Stato e di governo non sono la prima questione da affrontare, ma la mia personale opinione é che l’Italia é matura per riflettere sul sistema presidenziale”. 

“Poi c’é un tema molto importante, ma che viene anche questo dopo: a seguito della forma di governo, quale sarà la legge elettorale che farà funzionare il sistema. Non è la partenza ma la conclusione”. 
“Questa é una Commissione di esperti in cui io e Violante, ad esempio, che abbiamo avuto esperienze politico-istituzionali, ci sentiamo a nostro agio. E’ una Commissione amalgamata e soprattutto non lottizzata come in passato si temeva di altre esperienze. Potremo discutere in libertà e con onesta di giudizio”. 

Il Pd vorrebbe parlare prima di legge elettorale, mentre il Pdl della forma presidenziale. Io credo si debba iniziare prima dal punto bicamerale perché se affrontiamo prima il nodo sulle funzioni delle Camere sará poi più facile parlare di forma di governo e di modello elettorale. C’é un ordine logico che si sottrae alle priorità di ogni singolo partito. Poi certamente il Parlamento farà le sue scelte”. 

La differenza tra questa Commissione e il Comitato dei quaranta é che quest’ultimo sará composto da parlamentari, mentre la nostra é una Commissione che aiuta il Governo e quindi é consulente del governo. Trentacinque persone che esprimono un equilibrio geografico e culturale in tutta Italia non è un numero esorbitante”. 

Condivido ciò che ha detto Renzima questa Commissione é altra questione. Oggi parliamo di modificare l’impianto della Costituzione, perché se il Parlamento saprà fare più rapidamente le leggi che deve fare, e non legiferando su tutto come spesso accade, la pubblica amministrazione sarà anche essa più più snella. È così, ad esempio, da una riforma costituzionale può derivare un effetto sulla riforma amministrativa”. 

Alle amministrative ha certamente vinto il centrosinistra. Mentre hanno perso centrodestra e Lega. Ma non dimentichiamo che i partiti perdono un pó tutti quando l’affluenza media é sotto il 50 per cento. Certamente la vittoria é del Pd, e certamente questo esito non influenzerà la vita del governo, ma, come ha detto bene il premier Letta, rafforzerà le larghe intese”. 

Il centrodestra ha certamente un problema di classe dirigente locale: quando il leader non scende in campo, il cittadino guarda alla proposta locale e spesso si ritrova con candidati che non rappresentano una dirigenza efficace. È una combinazione di effetti per cui il risultato é che ha certamente vinto il centrosinistra, ma il problema dell’astensione deve far riflettere tutti quanti”.


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