NATO

Frattini: l’Alleanza oggi più importante che mai

La NATO e il futuro della sicurezza cooperativa
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La NATO con l’Europa, insieme per affrontare le sfide globali della sicurezza e della difesa. Questo, in sintesi, il messaggio lanciato dall’Assemblea generale dell’ATA – che ha preso il via ieri e si concluderà domani al NATO Defence College – alla quale partecipano numerosi delegati provenienti da ben 37 Paesi, fra membri dell’Alleanza e Paesi partner. 

Oltre al Ministro Di Paola, ai lavori della riunione hanno preso parte il Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi, il Ministro della Difesa dell’Albania, Arben Imami, il Presidente dell’ATA, Karl A. Lamers, il Presidente dell’Italian Atlantic Committee, Enrico La Loggia, il Presidente della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, Franco Frattini e il Comandante del NATO Defence College, Generale Arne Bard Dalhaug

Numerosi i temi affrontanti nel corso del forum, tra i quali la sicurezza cooperativa nel Mediterraneo e nel Medio Oriente, la Difesa moderna e lo sviluppo economico, la NATO nel 2020. 

Nel suo intervento, il presidente Franco Frattini ha ribadito l’importanza dell’Alleanza: “oggi più importante che mai”. “In un’austerità epoca di finanziaria quale l’attuale – così ha iniziato il suo intervento – sono inevitabili riduzioni dei bilanci della difesa dei paesi membri della Nato dell’Europa e del nord America. Ma per questo occorre far si che tali riduzioni siano coordinate in maniera armonica dall’Alleanza stessa al fine di evitare che venga minata la capacità della Nato di far fronte alle nuove sfide e minacce alla sicurezza del XXI secolo”. 

“Non solo – ha proseguito Frattini – la Nato e’ oggi ancor più importante che in passato, ma direi che dinanzi alle nuove sfide e alla sicurezza internazionale l’Alleanza e’ oggi ancor più necessaria che in passato“. 

“La Nato e’ stata in grado di rinnovarsi dalla fine della guerra fredda aprendo le sue porte a nuovi paesi membri, rafforzando le proprie capacità di gestione delle crisi e sviluppando nuovi partenariati con paesi di diverse culture in diverse aree geografiche: dal Mediterraneo al Medio Oriente ai paesi del Golfo, al Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud, per citarne alcuni,” ha proseguito l’ex ministro degli Esteri. 


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