Dibattiti Adnkronos

Frattini: Lombardia, prima si vota meglio è. Bene le primarie

Franco Frattini a “Dibattiti Adnkronos” con i giornalisti Vittorio Amato e Giuseppe Leboffe
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Il responsabile Affari esteri del Pdl ed ex ministro degli Esteri ospite dello spazio ‘Dibattiti Adnkronos’ interviene sul caso Lombardia e la candidatura del centrodestra per la presidenza: ”Albertini proposta eccellente, dopo 17 anni epoca Formigoni può terminare”. E propone “una grande assise” prima delle elezioni politiche per andare “oltre il Pdl”verso la “Costituente popolare”. Sulla Nato: ”Un onore essere candidato a segretario generale”.

In Lombardia “prima si vota meglio è”. Lo dice Franco Frattini, ospite dei ‘Dibattiti Adnkronos’. “Ci sono degli argomenti – sottolinea – che suggeriscono che si debba andare alle elezioni insieme alle politiche” per ragioni legate al risparmio sui costi. Tuttavia “qui credo che prevalga la questione politica, non possiamo dare minimamente l’impressione che si tiri a campare, prima si vota meglio è“.

Quanto alla candidatura per la guida della Regione, Frattini ricorda che rispetto alla presidenza di Roberto Formigoni “sono 17 anni di governo”. Occorre quindi pensare alla successione e l’ex ministro degli Esteri evidenzia “che il valore aggiunto della Lega ha funzionato, non lo butterei via. Ho sentito parlare di primarie, sono legato all’esperienza delle primarie, facciamo le primarie. A questo proposito ho sentito indicare la candidatura di Albertini, mi sembra un’eccellente proposta“.

Riguardo all’agenda Monti, ”prosegua, la integriamo” dice Frattini, giudicando “molto sbagliato che questo richiamo non ci sia” nel manifesto presentato nei giorni scorsi da Pd, Sel e Psi. Nel merito dei contenuti, l’ex ministro rimarca che “la diminuzione delle tasse deve essere un obiettivo”.

Mentre sulla legge elettorale propone non le preferenze, “ma collegi limitati con candidati scelti con le primarie, per evitare candidature indicate dalle segreterie dei partiti”.

Frattini propone anche “una grande assise” prima delle elezioni politiche per andare “oltre il Pdl” verso la “Costituente popolare“. L’ex ministro degli Esteri ritiene necessario chiarire i rapporti con la componente ex An: “Hanno accettato il manifesto del Partito popolare europeo, ma credo che di questo si debba riparlare. A volte ad esempio sento una vena di euroscetticismo, quindi a scanso di equivoci, facciamo un bel ripasso”. E insiste sull’importanza di unire i moderati, augurandosi che durante il prossimo congresso del Ppe a Bucarest il progetto possa trovare impulso “nelle parole di Casini e Alfano, tanto più che Berlusconi ha fatto un passo indietro per favore l’unione dei moderati”.

Parlando invece del Pd, dopo l’appello uscito oggi su ‘L’Unità’ a favore di una ricandidatura del presidente del Copasir, Frattini osserva: “E’ vero che ci sono persone che sono in Parlamento da 25, 20, 18 anni, ma credo che la presenza di personalità come Massimo D’Alema arricchisca il Parlamento e in generale il dibattito politico, sia che dica cose condivisibili o meno”. “Lo stesso – aggiunge – vale per Veltroni, anche se in questo caso ci troviamo in presenza di una scelta personale di non ricandidarsi che naturalmente rispetto”.

Quindi la politica estera e la situazione in Siria. “Sosteniamo un piano del nuovo inviato delle Nazioni Unite – afferma Frattini – più robusto di quello che è fallito di Kofi Annan”, anche creando “una forza robusta di peace-keeping”. Inoltre, “sosteniamo molto le opposizioni siriane, aiutandole a trovare una loro road map comune e condivisa con la comunità internazionale”. E sottolinea la necessità di intervenire di fronte all'”emergenza umanitaria”.

Quanto alla sua candidatura a segretario generale della Nato, “quando si è candidati dal Presidente della Repubblica e dal presidente del Consiglio – rimarca – è un onore il solo essere stati candidati. Conoscendo bene queste vicende e questi negoziati, preferisco non aggiungere altro: nuocerebbe non alla mia persona, ma alla possibilità che l’Italia dopo 40 anni possa nuovamente avere un suo esponente alla guida della Nato”.

Fonte: Adnkronos


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