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Frattini: media report da Belgrado (1)

Press point with President Franco Frattini and the Italian Ambassador in Serbia, Giuseppe Manzo
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Serbia-Kosovo: ex ministro degli Esteri Frattini, episodio criminale di Jarinje non influisca su rapporti e percorso europeo Belgrado, 21 set – (Nova) – L’azione criminale che ha portato giovedi’ scorso all’uccisione di un funzionario di Eulex in Kosovo non deve influire sul processo di normalizzazione fra Serbia e Kosovo e sull’inizio dei negoziati di Belgrado con l’Unione europea. E’ questa l’opinione dell’ex ministro degli Esteri e candidato italiano a segretario generale della NatoFranco Frattini, che ha partecipato oggi con un intervento al Global forum security di Belgrado.

In un’intervista concessa presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, Frattini ha condannato l’episodio avvenuto lo scorso 19 settembre presso il valico di Jarinje, al confine con la Serbia, “condividendo la preoccupazione che possa avere la regia di coloro che alla fine dei conti sono nemici dell’Europa, poiche’ cercando di danneggiare il percorso europeo della Serbia danneggiano anche l’interesse europeo. Con tutti i miei interlocutori – ha proseguito Frattini – ho detto che sarebbe grave se questo accadesse, perche’ avremmo dato un incentivo a chi ha commesso questo delitto per farne altri”. (segue) 

Serbia-Kosovo: ex ministro degli Esteri Frattini, episodio criminale di Jarinje non influisca su rapporti e percorso europeo (2) Belgrado, 21 set – (Nova) – Secondo Frattini, occorre una forte azione politica e una altrettanto forte determinazione europea. “Se si capisce che basta un’azione del genere per creare un ostacolo nel processo di normalizzazione – ha proseguito Frattini – allora avremmo fatto il gioco dei criminali”. Riguardo all’aspetto politico del processo di normalizzazione fra Belgrado e Pristina, che prevede l’attuazione dell’accordo di Bruxelles del 19 aprile, Frattini ha osservato che “si tratta di un processo difficile, ma l’importante e’ che ci sia un’attuazione piena e soprattutto che il lavoro prosegua senza interruzioni nel corso dei mesi”. Di fronte alla domanda se si possa parlare di un processo “troppo lento”, come detto da alcuni osservatori, Frattini ha precisato che “la definizione di processo lento puo’ essere comprensibile se si pensa a un qualsiasi negoziato che si svolge in Europa tra paesi membri, ma in questo caso si tratta di una vicenda assolutamente speciale: un anno fa – ha concluso Frattini – probabilmente nessuno avrebbe immaginato un esito come l’accordo siglato dal premer serbo Ivica Dacic e da quello kosovaro Hashim Thaci”. Frattini ha infine commentato l’ipotesi di un possibile avvio gia’ alla fine di dicembre dei negoziati europei per la Serbia. “Se il rapporto europeo di ottobre aprisse la strada per un anticipo a dicembre tanto meglio – ha osservato – ma credo che aprire i negoziati a gennaio toglierebbe poco all’importanza oggettiva di avere una data ravvicinata per cominciare”. 

Balcani: ex ministro degli Esteri Frattini, allargamento Ue completo solo dopo adesione di tutti i paesi della regione Belgrado, 21 set – (Nova) – Il processo di allargamento dell’Unione europea (Ue) non sara’ completo fino a quando tutti i paesi dei Balcani occidentali non vi avranno aderito. Lo ha dichiarato l’ex ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, intervenendo al panel conclusivo del Belgrade security forum, dal titolo “The Balkans 2020”. Frattini ha quindi sottolineato l’importanza di una Europa unita di fronte all’apertura del mercato e delle frontiere alla libera circolazione delle persone e delle merci. In precedenza, Frattini aveva incontrato il premier serbo, Ivica Dacic, il quale aveva dichiarato che “la Serbia conta sul sostegno dell’Italia nel processo di armonizzazione delle rispettive posizioni intorno al quadro negoziale del processo di integrazione europea, perche’ le relazioni tra i nostri paesi sono molto buone e i due governi hanno un intenso dialogo politico”. L’evento nella capitale serba, che si concludera’ oggi, e’ in corso presso l’hotel Hyatt. (segue) 

Balcani: ex ministro degli Esteri Frattini, allargamento Ue completo solo dopo adesione di tutti i paesi della regione (2) Belgrado, 21 set – (Nova) – Le tematiche proposte nel forum affrontano le questioni relative all’adesione della Croazia nell’Unione europea e i fattori esterni in grado di influenzare in futuro la regione, oltre a individuare le questioni bilaterali e multilaterali che andranno risolte entro i prossimi anni. Insieme a Frattini parteciperanno alla sessione esperti quali Goran Svilanovic, segretario generale del Consiglio di cooperazione regionale (Rcc), Ana Trisic-Babic, vice ministro degli Esteri della Bosnia-Erzegovina, Rezmi Lani, direttore dell’Albanian media institute, Boris Tadic, ex presidente della Repubblica di Serbia, Jacques Rupnik, direttore del Centro studi internazionali e ricerca (Ceri). 

Ue: Frattini,riunificazione completa solo con Paesi Balcani Ex ministro esteri a Belgrado, auspica Stati Uniti d’Europa (ANSA) – BELGRADO, 21 SET – La riunificazione dell’Europa non sara’ conclusa fino a quando tutti i Paesi dei Balcani occidentali non diventeranno membri a pieno titolo della Ue. Lo ha detto oggi a Belgrado Franco Frattini, ex ministro degli esteri e candidato del governo italiano alla carica di segretario generale della Nato, intervenuto alla giornata conclusiva del ‘Belgrade Security Forum’. ”L’adesione in luglio della Croazia quale 28/mo stato membro ha segnato un ulteriore passo importante nel processo di integrazione della Ue. Ma e’ stato ribadito che la riunificazione dell’Europa non e’ ancora terminata”, ha detto Frattini parlando in un panel dedicato alla prospettiva dei Balcani fino al 2020. ”Io credo che il processo di integrazione all’interno della Ue si concludera’ solo quando tutti i Paesi dei Balcani occidentali diventeranno membri a pieno titolo dell’Unione”. L’ex ministro degli esteri – molto popolare e stimato in Serbia per il suo appoggio costante alla causa europea di Belgrado e per essere stato uno dei principali fautori negli anni scorsi della liberalizzazione del regime dei visti per i cittadini serbi e degli altri Paesi della regione – si e’ detto a favore di una prospettiva che arrivi alla creazione degli Stati Uniti d’Europa, la vera risposta a suo avviso alla crisi, alla stanchezza dell’allargamento e all’emergere crescente di sentimenti euroscettici. ”Proprio a causa della crisi e del rischio dell’estendersi dell’euroscetticismo noi abbiamo bisogno di una autentica leadership politica nella Ue che si batta per una Unione europea piu’ aperta e integrata. Io sono un sostenitore degli Stati Uniti d’Europa”, ha detto Frattini.

Serbia-Italia: premier Dacic, Belgrado conta su sostegno di Roma in processo d’integrazione Ue Belgrado, 21 set – (Nova) – La Serbia ha adempiuto a tutti i requisiti richiesti dall’Unione europea e conta sull’appoggio italiano per l’avvio dei negoziati di adesione entro la fine dell’anno. Lo ha dichiarato il premier serbo, Ivica Dacic, al termine del suo incontro di oggi con l’ex ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, a margine del Belgrade security forum. “La Serbia conta sul sostegno dell’Italia nel processo di armonizzazione delle rispettive posizioni intorno al quadro negoziale del processo di integrazione europea, perche’ le relazioni tra i nostri paesi sono molto buone e i due governi hanno un intenso dialogo politico”, ha detto Dacic, secondo quanto riferisce un comunicato della presidenza serba. L’evento nella capitale serba, che si concludera’ oggi, e’ in corso presso l’hotel Hyatt. 

Serbia-Italia: premier Dacic, Belgrado conta su sostegno di Roma in processo d’integrazione Ue (2) Belgrado, 21 set – (Nova) – Frattini interverra’ nel panel conclusivo “The Balkans 2020”, in partnership con il Balkan Trust for democracy, progetto dello statunitense German Marshall Fund. Le tematiche proposte affrontano le questioni relative all’adesione della Croazia nell’Unione europea e i fattori esterni in grado di influenzare in futuro la regione, oltre a individuare le questioni bilaterali e multilaterali che andranno risolte entro i prossimi anni. Insieme a Frattini parteciperanno alla sessione esperti quali Goran Svilanovic, segretario generale del Consiglio di cooperazione regionale (Rcc), Ana Trisic-Babic, vice ministro degli Esteri della Bosnia-Erzegovina, Rezmi Lani, direttore dell’Albanian media institute, Boris Tadic, ex presidente della Repubblica di Serbia, Jacques Rupnik, direttore del Centro studi internazionali e ricerca (Ceri).  

Difesa: Frattini, nomina a segretario generale Nato sarebbe traguardo anche per l’ItaliaBelgrado, 21 set – (Nova) – La nomina di un italiano a segretario generale della Nato, dopo 43 anni, sarebbe un traguardo importante anche per l’Italia. Cosi’ l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini ha commentato la propria candidatura a segretario generale dell’organizzazione, in un’intervista concessa presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. “E’ motivo di personale soddisfazione – ha precisato – avere il sostegno da parte di personalità’ come il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oltre che dal precedente premier Mario Monti e dall’attuale premier Enrico Letta”. Le difficolta’ per raggiungere l’obiettivo, ha aggiunto Frattini, “sono quelle tipiche di un percorso che si fa per arrivare a un traguardo tanto importante. So – ha proseguito – che ci sono diversi paesi che hanno gia’ dato un consenso rispetto alla mia candidatura. Quest’ultima tra l’altro rappresenterebbe una regione del mondo, quella euro-mediterranea, che non ha avuto un segretario generale della Nato negli ultimi 16 anni, ovvero dopo Javier Solana”. 

Difesa: Frattini, nomina a segretario generale Nato sarebbe traguardo anche per l’Italia (2)  Belgrado, 21 set – (Nova) – Frattini e’ intervenuto oggi al panel conclusivo del Belgrade security forum, dal titolo “The Balkans 2020”. Le tematiche proposte nel forum affrontano le questioni relative all’adesione della Croazia nell’Unione europea e i fattori esterni in grado di influenzare in futuro la regione, oltre a individuare le questioni bilaterali e multilaterali che andranno risolte entro i prossimi anni. Insieme a Frattini parteciperanno alla sessione esperti quali Goran Svilanovic, segretario generale del Consiglio di cooperazione regionale (Rcc), Ana Trisic-Babic, vice ministro degli Esteri della Bosnia-Erzegovina, Rezmi Lani, direttore dell’Albanian media institute, Boris Tadic, ex presidente della Repubblica di Serbia, Jacques Rupnik, direttore del Centro studi internazionali e ricerca (Ceri). 

Nato:Frattini fiducioso su candidatura a segretario generale. (ANSA) – BELGRADO, 21 SET – Franco Frattini, l’ex ministro degli esteri candidato del governo italiano alla carica di segretario generale della Nato, si e’ detto fiducioso su una sua prossima elezione alla guida dell’Alleanza Atlantica. ”Si tratta di un percorso che ha le difficolta’ per arrivare a un obiettivo tanto importante. Per l’Italia, dopo 43 anni, sarebbe ovviamente un traguardo importante. E solo il fatto di essere il candidato sostenuto da personalita’ come il presidente Giorgio Napolitano o il primo ministro, prima Mario Monti ora Enrico Letta, e’ comunque un motivo di personale soddisfazione”, ha detto Frattini ai giornalisti a Belgrado, dove e’ intervenuto alla giornata conclusiva del Belgrade Security Forum. ”So anche – ha aggiunto l’ex vicepresidente della Commissione Ue – che vi sono molti Paesi che hanno gia’ dato un consenso alla mia candidatura, una candidatura che tra l’altro rappresenterebbe un’area, una regione del mondo, quella euro mediterranea che negli ultimi 16 anni, cioe’ dopo Javier Solana, non ha piu’ avuto un segretario generale della Nato”. ”E questo quando tutti parlano ora di grandi questioni di sicurezza strategica che toccano il Medioriente, il Nordafrica, il post-Afghanistan del 2014”, aggiunge. Frattini, attualmente presidente della Societa’ italiana per l’organizzazione internazionale (Sioi), ha voluto peraltro sottolineare come ”tradizionalmente per la Nato si scelga la persona, non il Paese ne’ l’origine geografica, ma sopratutto non si deve fare confusione con scelte di famiglie politiche”. Il mandato dell’attuale segretario generale dell’Alleanza atlantica, il danese Anders Fogh Rasmussen, scadra’ il prossimo giugno. Tra i concorrenti piu’ accreditati di Frattini si citano i ministri della difesa tedesco Thomas de Maiziere e belga Pieter De Crem. 


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