Italia-Serbia

Frattini, sostegno a prospettiva UE e dialogo

A Belgrato per consultazioni con il nuovo governo
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Franco Frattini, l’ex ministro degli esteri che gode in Serbia di grande stima e popolarità per il suo forte impegno in passato a favore della liberalizzazione dei visti e’ tornato a Belgrado per consultazioni con il nuovo governo serbo impegnato sui difficili fronti della crisi del Kosovo e dell’ulteriore avanzamento verso l’integrazione nella Ue. ”Sono qui in veste di amico per una consultazione”, ha detto ai giornalisti Frattini che nel pomeriggio ha incontrato il premier serbo Ivica Dacic e il vicepremier e ministro della difesa Aleksandar Vucic

”I serbi sanno bene quale sia la mia assoluta lealtà europea e atlantica conoscono i miei rapporti con gli Usa. Sanno bene che in un momento critico della fiducia dei serbi nell’Europa io con la politica sulla liberalizzazione dei visti lanciai un segnale e dimostrai che l’Europa c’e’. Sono cose che non si dimenticano”, ha detto. 

Sulla spinosa questione del Kosovo, chiave di volta per l’accelerazione del cammino Ue di Belgrado, Frattini ha evocato l’esperienza dell’Alto Adige-Sudtirolo per lo status di autonomia della minoranza serba: ”Il mio consiglio e’ di trarre insegnamento da alcune esperienze di successo come l’autonomia dell’Alto Adige-Sudtirolo” ha detto spiegando che quel modello ha ”garantito e consolidato la convivenza fra i tre gruppi linguistici la minoranza di italiani e ladini e la maggioranza tedesca” e ”dimostrato che la convivenza e’ possibile nel, rispetto delle tradizioni” di ognuno. 

L’ex ministro degli, esteri, che e’ coordinatore del gruppo di politica estera del Ppe, si e’ poi riferito all’interesse che il Partito del progresso serbo (Sns), principale forza di governo della quale Vucic e’ leader, mostra per le attivita’ del Ppe: ”Potrebbero, chiedere lo status di osservatore” ha osservato.

(ANSA di Franco Quintano)


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