Osce

Frattini: un’Organizzazione che assume sempre più importanza nello scacchiere internazionale

Sicurezza e Democrazia: le risposte dell’Osce alle sfide del XXI secolo
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L’evento è stato organizzato nell’ambito del programma della Sioi “Destinazione Mondo”: le giornate organizzate dalla Sioi su orientamento e informazione per i giovani, sulle opportunità di lavoro, tirocinio e formazione nel mondo delle Relazioni internazionali

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Il Presidente Franco Frattini ha aperto i lavori parlando dell’Osce come di “un’Organizzazione che assume sempre più importanza nello scacchiere internazionale grazie alla sua capacita’ di essere luogo di dibattito su questioni strategiche che non trovano spazio in altri forum internazionali”. 

ALCUNI TAKE SU ZANNIER 

Kosovo: Zannier, disertare voto 3/11 sarebbe occasione persa Segretario Osce, elezioni locali non pregiudicano status Nord (ANSA) – ROMA, 14 OTT – “Passo dopo passo stiamo risolvendo tutti i vari ostacoli sugli aspetti organizzativi e logistici. Resta il dubbio sull’affluenza e una scarsa partecipazione sarebbe una grande occasione perduta”. Lo ha sottolineato il segretario generale dell’Osce Lamberto Zannier, a margine di un convegno tenutosi oggi alla Sioi di Roma, soffermandosi sulle amministrative del 3 novembre prossimo in Kosovo, che daranno forma alle nuove comunita’ autonome serbe previste dall’accordo di Bruxelles fra Belgrado e Pristina. “Credo che occorra una visione anche per il loro futuro. Il voto non pregiudica in nulla il futuro status del Nord, rifiutare di partecipare al voto municipale adesso sarebbe un autogol”, ha aggiunto Zannier rimarcando come, ad ogni modo, “spettera’ agli elettori decidere e so che Belgrado li sta incoraggiando a partecipare”. Dal punto di vista della sicurezza, la missione Osce in Kosovo “non ha ricevuto minacce e mi auguro che non ci sia nessun azione, noi siamo li’ per facilitare un processo che ci sembra costruttivo nell’interesse di tutti”, ha poi spiegato il segretario dell’Osce rimarcando come il voto locale “non debba apparire come un’operazione blindata, ma aperta e con piena liberta’ di scelta se votare o no per i residenti del Nord”.

Roma, 14 ott – (Nova) – I serbi del nord del Kosovo commetterebbero un clamoroso autogol se decidessero di non partecipare alle elezioni municipali del prossimo 3 novembre. E’ quanto afferma l’ambasciatore Lamberto Zannier, segretario generale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), in un colloquio con i giornalisti a margine di un convegno sul ruolo dell’organizzazione con sede a Vienna tenuto oggi a Roma presso la sede della Societa’ italiana per l’organizzazione internazionale (Sioi). “Il nostro ruolo in questo caso non e’ di osservazione, che spetta all’Unione europea, ma di organizzazione delle elezioni municipali nel nord del Kosovo e del voto dei serbi non residenti in Kosovo”, precisa l’ambasciatore. Quest’ultimo aspetto e’ stato oggetto di un contenzioso tra Belgrado e Pristina, con quest’ultima che ha rigettato le liste proposte da Belgrado, ritenute troppo numerose e in alcuni casi addirittura falsificate. (segue) 

Roma, 14 ott – (Nova) – “In realta’ – spiega Zannier – questo e’ un problema piu’ che naturale perche’ sono piu’ di 20 anni che non accadeva una cosa simile. Siamo dovuti andare a rispolverare i vecchi registri e poi ci sono state contestazioni perche’ la proprieta’ non e’ piu’ chiara, senza contare che c’e’ stato anche un ricambio generazionale. Tutto questa e’ diventato anche un’operazione in un certo senso creativa, con una valenza ovviamente molto politica, che non spetta a me giudicare”. L’Osce sta lavorando con tutte le parti richiedendo un approccio costruttivo e, secondo Zannier, “piano piano le cose stiano migliorando: passo dopo passo stiamo risolvendo tutti i vari ostacoli sulla gestione e gli aspetti logistici”. (segue) 
Roma, 14 ott – (Nova) – Le elezioni del prossimo 3 novembre saranno per molti aspetti un banco di prova, soprattutto per quel che riguarda il nord del Kosovo. “La nostra operazione e’ sostenuta da tutti, dagli statunitensi ai russi. I serbi stanno cercando di convincere le persone a votare, e credo sia importante per loro partecipare, perche’ altrimenti si isolano ancora di piu'”, afferma Zannier, sottolineando che il grande dubbio riguarda l’affluenza il giorno delle elezioni. “Su questo ovviamente spettera’ ai residenti e agli elettori decidere. So che Belgrado li sta incoraggiando a partecipare. Dalla mia prospettiva sarebbe una grande occasione perduta se non lo facessero. La partecipazione al voto, oltretutto, non pregiudica il dibattito sul futuro status del nord. Rifiutare di partecipare al voto municipale sarebbe un autogol e una visione miope. Mi auguro che prevalga il senso d’opportunita’”. (Asc) 


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