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Riforme

Grave se forze politiche cercassero di influenzare Corte Costituzionale

Sarebbe grave perché milioni di italiani hanno chiesto di apportare cambiamenti all’attuale legge
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Sarebbe grave se le forze politiche cercassero di influenzare la decisione che la Corte Costituzionale si appresta a prendere tra qualche giorno e che ha come obiettivo la legge elettorale ed i quesiti che chiedono l’abrogazione del cosiddetto “porcellum”. Sarebbe grave perché milioni di italiani hanno chiesto di apportare cambiamenti all’attuale legge. Quindi, nel rispetto di quella volontà popolare, 1,2 milioni di firme, dobbiamo lasciare che sia la Corte a decidere per l’ammissibilità o meno.

Credo che, in ogni caso, dovremmo considerare archiviata l’attuale legge elettorale. Perché i suoi principi hanno consentito di portare in Parlamento candidati che altrimenti non sarebbero stati eletti, sottraendo ai cittadini il diritto di scegliere chi dovrà rappresentarli, e alimentando azioni demagogiche contro la buona politica, tanto necessaria all’Italia di oggi.

Si fa sempre più necessario, quindi, quel fronte unitario di forze politiche che si impegnino direttamente, senza imposizioni dall’esterno, per dar luogo ad un’agenda di riforme istituzionali che veda, in primis, il cambio dell’attuale legge elettorale.

La politica ritorni alla possibilità di decidere, e decidere bene. Il che vuol dire restituire al cittadino la possibilità di scegliere i propri candidati, evitare la cooptazione dei rappresentanti politici, garantire la trasparenza delle candidature e soprattutto salvaguardare quel principio fondamentale che si è stabilito dal ‘94 in poi secondo cui il cittadino sceglie i rappresentanti e allo stesso tempo indica il premier, la coalizione che lo sostiene ed il programma di governo, in modo da evitare trasformismi e ambiguità che in passato hanno fatto tanto male all’Italia e al debito pubblico.


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