• Home
  • Archivio
  • Italia
  • Il partito della nazione converge nella costituente popolare proposta dal Pdl

Centrodestra

Il partito della nazione converge nella costituente popolare proposta dal Pdl

Bisogna eliminare tutti i casi sospetti
 | 

Intervista di Franco Frattini al Corriere della Sera 

di Lorenzo Fuccaro

IL PARTITO DELLA NAZIONE CONVERGE NELLA COSTITUENTE POPOLARE PROPOSTA DAL PDL. GIUSTO CONGELARE I CONGRESSI. BISOGNA ELIMINARE TUTTI I CASI SOSPETTI. IL PROBLEMA È STATO PRESO SUL SERIO

ROMA – L’ ex ministro degli Esteri Franco Frattini nei giorni scorsi halanciato un grido di allarme su alcuni casi di tesseramento sospetti che avrebbero potuto alterare i congressi del Pdl, gettando un’ombra sui meccanismi di raccolta degli iscritti. La cosa ha creato un grande scalpore costringendo il Pdl a prendere provvedimenti e a inviare dei commissari per controllare la situazione.

La sua denuncia ha fatto un grande rumore. 
«Sono molto soddisfatto per la reazione del partito che non soltanto ha preso sul serio questo problema ma ha anche adottato decisioni immediate». 

Quali?
«Sono stati congelati alcuni congressi. Ed è stato ribadito ancora una volta, come ha fatto il segretario del partito Angelino Alfano, che l’ obiettivo è eliminare i casi sospetti, che sono una minoranza, dando in questo modo forza e credibilità alla stagione congressuale». 

Pensa che questo basterà? 
«Ripeto: sono molto soddisfatto». 

Alle amministrative che cosa farà il Pdl: liste civiche, intese con l’Udc o con la Lega?
«Abbiamo sempre dato opzioni aperte in tutti gli appuntamenti elettorali. Con l’Udc – auspico che ciò avvenga nella gran parte dei casi – e con la Lega poiché ritengo sia possibile allearsi con loro se può servire a togliere alla sinistra il maggior numero di amministrazioni. Va tenuto presente che Bersani farà dovunque accordi con l’estrema sinistra».

Ma dalla Lega, Calderoli fa sapere che è tutto finito.
«Mi auguro di no. Dobbiamo mantenere un filo di dialogo attraverso la discussione sulle riforme istituzionali. E poi dobbiamo guardare alla Germania, dove c’è la Cdu che ha un accordo federativo con la Csu bavarese. E un modello che potremmo replicare anche qui da noi». 

Per avere agitato il tema delle tessere sospette, qualcuno nel suo partito la considera la quinta colonna dell’Udc, di gettare discredito sul partito. 
«Questa è un’ accusa figlia delle tensioni esistenti e che si può spiegare soltanto perché ho fatto quella denuncia. Nel merito è un’accusa che non sta né in cielo né in terra». 

Perché?
«La ragione è tutta politica. Io sostengo la prospettiva della “Costituente popolare”, ipotesi avanzata a suo tempo da Silvio Berlusconi e rilanciata da Alfano un anno fa, appena eletto segretario del Pdl. Questo è l’ orizzonte strategico del partito. Ma qualcuno non lo condivide e lo vorrebbe cambiare». 

A chi si riferisce?
«Chi vuole capire capisce». 

L’accusano di essere un fiancheggiatore di Casini.
«Macché fiancheggiatore. La sfida a Casini è sul suo stesso terreno: conquistare imoderati italiani. Ed è una sfida fondata su un dialogo competitivo, dato che condividiamo gli stessi ideali e in Europa siamo alleati nel Ppe. Invito pertanto l’amico Pier Ferdinando ad abbandonare ogni sorta di tatticismo e ipocrisia. Quando Berlusconi lanciò la proposta della “Costituentepopolare“, disse che non si poteva fare perché c’era proprio lui. Ora che l’ha avanzata Alfano, nicchia. Ma poi se ne esce con il “Partito della nazione” che è né più né meno l’idea del Pdl. Faccio mie le parole di Alfano: siamo felici di constatare che Casini condivide finalmente la prospettiva che i moderati debbano stare tutti assieme». 

Casini propone anche di proiettare l’attuale alleanza tecnica che sostiene Monti in una prospettiva di grande coalizione, dopo il voto alle Politiche del 2013. 
«Indicare oggi questa scelta è prematuro e addirittura controproducente rispetto al funzionamento del governo Monti. Noi lo sosteniamo con convinzione. E poi non credo sia il caso di candidare Monti come premier di una grande coalizione domani. Del resto, non credo neppure che stia in piedi un’intesa a tutto campo tra i partiti che compongono l’ attuale maggioranza poiché ci sono molte cose su cui non sono affatto d’ accordo». 

Berlusconi, nell’intervista all’agenzia spagnola Efe, annuncia che si candiderà al Parlamento, ma non guiderà il centrodestra. Ha anche detto di fare largo ai giovani, indicando Alfano come futuro leader.
«E la scelta naturale. Ciò che occorre fare è sostenere questa candidatura attraverso il metodo delle primarie. E io darò il mio contributo personale affinché Angelino Alfano abbia successo». 


© All rights reserved. Powered by Franco Frattini

Back to Top