Ribadire impegni e legami che uniscono Italia e Libia nel delicato momento della ricostruzione e rafforzare i propositi per il futuro del Paese. Questo è stato l’esito dell’incontro tra il Ministro Franco Frattini ed il premier del CNT Mahmud Jibril a New York, a margine dell’Assemblea Generale dell’ONU. A partire dalla riattivazione, a breve, del trattato di amicizia, e con la conferma da parte italiana di un consistente contributoper la formazione e il training sul terreno.
“E’ un grande piacere averti qui e ti confermo ancora una volta l’amicizia e il pieno sostegno dell’Italia per il tuo paese, dopo la liberazione in questo importante momento di ricostruzione”, ha detto il ministro Frattini accogliendo il premier del CNT presso la rappresentanza italiana all’ONU. “Sono soddisfatto perché ricordo quando ci siamo incontrati la prima volta, erano tempi più difficili. Ora tutti sono padri della vittoria, ma allora ricordo quando sono venuto a trovarti Bengasi, esattamente il giorno dopo ci fu un attentato”, ha proseguito, definendo poi la liberazione della Libia “una vittoria della comunità internazionale. Un buon esempio di lavoro insieme”.
Sono il presente e il futuro però ora al centro dell’attenzione con la Libia cui, (in occasione della riunione del gruppo ‘Friends of Libya’, tutta la comunità internazionale, i capi di stato e i ministri degli Esteri presenti all’Onu) “confermeranno il loro sostegno”, ha detto Frattini. L’Italia ha ribadito il suo di impegno confermando l’intenzione di concentrarsi prima di tutto sui bisogni immediati. A partire dal settore sanitario: sono infatti pronte a partire attività di collaborazione in questo ambito, con la formazione di medici ma anche attraverso la cura in Italia di feriti libici: alcuni sono già negli ospedali italiani, altri “almeno 100” ha detto Frattini, vi saranno trasferiti a breve.
La formazione è al centro degli impegni dell’Italia che invierà sul posto istruttori “per la polizia, per la guardia costiera, ma anche per la ‘polizia petrolifera’ che si occupa della sicurezza degli impianti e per lo sminamento, settore in cui l’Italia ha grande esperienza”, ha sottolineato Frattini, ricordando che si tratta di un contributo di natura bilaterale e che non avviene in ambito Nato.
Dal canto suo Jibril ha detto che non vi sono motivi validi perché non venga riattivato in tempi brevi il trattato di amicizia con l’Italia: “Abbiamo invitato le società italiane a riprendere le loro attività e auspichiamo la ripresa dei lavori per la ricostruzione dell’autostrada” prevista dal trattato, ha sottolineato.
Frattini ha riferito che nell’incontro si è anche parlato “della riunione di un comitato misto italo-libico, già istituito a Milano, che si potrebbe riunire già la seconda o la terza settimana di ottobre a Tripoli per lavorare alla riattivazione trattato amicizia”.
Si è parlato anche di petrolio: sono “spazzatura le notizie diffuse da alcuni media secondo cui il 35% del petrolio libico sarebbe già stato garantito alla Francia”, ha detto Jibril, “non c’é nessun leader nel Cnt che possa prendere questa decisione, il Cnt non può farlo in quanto governo transitorio. Sono decisioni che potrà prendere solo un governo eletto” e competenza di “un’apposita autorità per i bandi internazionali” che Jibril ha assicurato sarà uno degli strumenti della nuova Libia.
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