Tortura

Mutilazioni genitali femminili: dopo 3 anni l’Italia vince all’ONU

L’Italia vince la sfida all’ONU
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Abbiamo vinto la sfida: sui diritti e sulla dignità delle donne da oggi si comincia a cambiare registro. Una battaglia durata oltre tre anni e per la quale mi sono fortemente speso durante il mio mandato in Farnesina.

Dopo la notizia dell’adozione da parte Terza Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della risoluzione sulle mutilazioni genitali femminili possiamo dire a chiare lettere che su questa terribile pratica l’Italia è riuscita a far superare molte resistenze e ad avviare, in particolar modo con i paesi Africani, un dialogo importante e costruttivo anche su temi così sensibili. Un grande successo per il nostro paese e per l’impegno dell’Onu. Mi auguro adesso che sullo stesso testo si riesca a raggiungere un ampio consenso anche in Assemblea.

Non è certo un punto di arrivo, ma di sicuro una tappa importante nella campagna per l’abbandono di pratiche così disumane e degradanti che nel mondo violano fortemente i diritti di molte donne e bambine. Occorre quindi non disperdere questo capitale di esperienza e merito che siamo riusciti a guadagnarci a livello internazionale, ricordandoci che sulla tutela dei diritti umani si vince solo con lo strumento della determinazione e della diplomazia.

Franco Frattini

L’IMPEGNO DI FRANCO FRATTINI SULLE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI

New York, 21 Settembre 2010
Il Ministro Frattini con il Presidente dell’Assemblea Generale dell’Onu, Joseph Deiss, in occasione della 65esima Assemblea dell’Onu

ONU: Frattini, la nostra sfida per la libertà religiosa e contro le mutilazioni genitali femminili 23 Settembre 2010
“E’ una sfida, una battaglia” che l’Italia vuole vincere quella contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf). Per questo si sta lavorando ad una risoluzione da presentare già a questa Assemblea Generale dell’ONU. A parlarne in questi termini è stato il Ministro Franco Frattini, dopo una riunione ministeriale ad hoc al Palazzo di Vetro che si è conclusa registrando un “ampio consenso” tra i diversi Paesi che compongono questo gruppo… (CONTINUA)

Diritti umani: la battaglia dell’Italia contro le mutilazioni genitali femminili16 Settembre 2010L’Italia porta avanti compatta la battaglia contro le mutilazioni genitali femminili (MGF), uno degli obiettivi prioritari del Ministro Frattini. Oggi il Senato ha approvato all’unanimità una mozione – primi firmatari Dini e Bonino – che impegna il Governo a promuovere a livello nazionale e internazionale tutte le iniziative che portino ad una risoluzione dell’ONU, in occasione della 65esima Assemblea Generale, per la messa al bando a livello globale delle MGF… (CONTINUA)

Il Ministro Frattini ribadisce il suo impegno nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili.Roma 20 Agosto 2010“La notizia della tragica scomparsadella bambina egiziana vittima di mutilazione genitalemi rattrista profondamente .La lotta alle mutilazioni genitali femminili – pratica assolutamente lesiva della dignita e dell’integrità psico-fisica delle donne – ha affermato il Ministro Franco Frattini- mi vede da tempo impegnato in prima persona per la messa al bando di questa barbarausanza “… (CONTINUA)

Frattini: « Violenze che gettano un’ombra sulla transizione democratica» (Avvenire)Roma 11 Ottobre 2011
I profondi mutamenti avvenuti sulla scena mondiale negli ultimi decenni, dalla fine della guerra fredda alla globalizzazione, hanno rilanciato il dibattito sulla protezione e promozione dei diritti umani universali. La “primavera araba” ha dimostrato che le legittime aspirazioni dei popoli superano i confini dell’Occidente: anche se, come abbiamo visto in questi giorni, in Egitto esistono ancora pericolose sacche di intolleranza, soprattutto religiosa, che contraddicono quei principi di democrazia e uguaglianza dei diritti per l’affermazione dei quali la maggior parte delle popolazioni arabe hanno ripudiato le dittature. La diversità delle culture, delle civiltà, non contraddice, ma completa l’affermazione, dei diritti umani e dei valori universali. Nella pratica sappiamo bene che non tutti i problemi sono risolti sulla strada dell’accettazione dell’universalismo dei diritti. Uno degli ostacoli principali è la concezione rigida del principio di sovranità che ancora prevale in alcune parti del mondo non occidentale, la concezione westfaliana che resiste, sfidandola, alla realtà del mondo interdipendente… (CONTINUA)

Saluto all’Iftar con gli ambasciatori dell’Organizzazione della Conferenza IslamicaRoma 2 settembre 2010
… Questo Iftar si svolge inoltre in prossimità della mia partenza per New York in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Mi sembra quindi opportuno ricordare che in tale sessione l’Italia intende riproporre, insieme agli altri Paesi dell’Unione Europea, una risoluzione sull’intolleranza religiosa affinché siano tutelate le comunità religiose nel mondo. Ci attendiamo anche di giungere alla presentazione di un’iniziativa volta a contrastare l’odioso fenomeno delle Mutilazioni Genitali Femminili, diffuse anche in Paesi ricettori di immigrazione come il nostro. Si tratta di una conferma del fatto che si possa universalmente convergere sul principio secondo cui la religione non può essere invocata a sproposito e strumentalizzata per dare copertura a usi tradizionali contrari ai diritti umani. In virtù di questo principio, l’Italia ha avviato un’azione internazionale ad ampio raggio, scegliendo la strada del coinvolgimento e della sensibilizzazione dei Paesi dove maggiore è l’incidenza di questa pratica… (CONTINUA)


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