Centrodestra

Nel Pdl serve un chiarimento

COSTRUIAMO SUBITO LA CASA DI TUTTI I MODERATI
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COSTRUIAMO SUBITO LA CASA DI TUTTI I MODERATI. SI ILLUDE CHI PENSA DI CAVALCARE IL FRONTE ANTI-EURO, AL VOTO SAREMMO SPAZZATI VIA

Il Messaggero, di Alberto Gentili

«Decidere di non sostenere più Monti e aprire la crisi per andare al voto in autunno sarebbe ungrave atto di autolesionismo.Un suicidio politico». Franco Frattini, ex ministro degli Esteri ed esponente dell’area moderata del Pdl, oppone un altolà ai falchi del partito. E chiede un chiarimento: «Chi pensa di inseguire il fronte anti-euro deve capire che non saremo mai una forza anti-sistema. E chi vuole esserlo sappia che il Pdl è un partito di governo e sosterrà Monti fino alle elezioni del 2013». L’ ex ministro degli Esteri lancia anche un appello a Pier Ferdinando Casini: «E’ arrivato il momento di costruire insieme la casa dei moderati, magari partendo da una federazione, nel solco del popolarismo europeo, con cui poi andare assieme alle urne tra un anno». 

Onorevole Frattini, la batosta elettorale fa male. Per molti suoi amici, il sostegno a Monti è la causa della sconfitta. Da qui la richiesta di staccare la spina al governo. 
“Questa scelta sarebbe sbagliata per tre motivi. Il primo è che abbiamo pagato nel primo turno un prezzo alto per aver presentato candidati non convincenti e per essere andati da soli. Senza l’alleanza con la Lega e senza neppure un’intesa con l’Udc. Il secondo motivo è che un disimpegno renderebbe vano il gesto di responsabilità compiuto da Berlusconi a novembre per far nascere una maggioranza larga che permettesse all’Italia di uscire dall’emergenza. Un’emergenza da cui ancora non siamo usciti”. 

Il terzo motivo?
Se si andasse alle elezioni politiche senza aver cambiato la legge elettorale, senza aver ridotto i parlamentari e riformato i partiti, andremmo incontro a un risultato di tipo greco. Ci sarebbero grandi successi per le forze anti-sistema e i partiti tradizionali perderebbero tutti. Pd incluso, Bersani non si illuda. In più non avremmo il tempo per costruire la nuova casa dei moderati e si fermerebbe il processo riformatore. Insomma, cercare le elezioni a breve è il peggio del peggio. E sarebbe un danno enorme per l’Italia”. 

Dunque nervi a posto e niente crisi?
“Esattamente. Il valore aggiunto ora è la stabilità. Anche se, accanto alla stabilità, va messa la crescita. Ma Monti questo concetto ce l’ha molto chiaro ed è intenzionato a farlo valere nelle sedi europee. Chiediamo ora al premier un ascolto maggiore e questa credo sia una richiesta legittima. Non significa mettere in discussione una appoggio serio al governo senza comportamenti altalenanti”. 

Non avrete pagato alle elezioni proprio l’atteggiamento schizofrenico, quel sostegno a Monti accompagnato da continui distinguo?
Il Pdl è un partito ampio con voci anche dissonanti. L’errore grave sono state le dichiarazioni a raffica degli uni contro gli altri: abbiamo dato un’immagine litigiosa. L’aggregazione di anime diverse non deve far emergere le liti, ma la sintesi. Ciò non è avvenuto e i nostri elettori hanno finito per non capirci più nulla. Anzi, ci hanno punito”. 

Berlusconi ha confessato di faticare a tenere a freno i suoi. 
La leadership di Berlusconi fa la sintesi. Ma mi permetto di dire: basta attacchi al segretario Alfano. Ho letto contro Alfano blog vergognosi. Ho visto aggressioni assurde contro Cicchitto. E’ ingiusto e strumentale attaccare Alfano, siamo solo all’inizio di una nuova fase, non alla fine. Chi lo fa vuole destrutturare il Pdl. Si metta nei panni di chi nel Pdl è tentato di inseguire il vento europeo contro il rigore di bilancio. In Francia come in Grecia i partiti di destra hanno fatto il pieno”.

C’è il rischio di una scissione?
Un partito serio deve confrontarsi e poi arrivare a una decisione cui tutti dovranno uniformarsi. Il senso di responsabilità e il sacrificio di Berlusconi non può essere buttato via dopo qualche mese, mentre siamo in mezzo al guado. Chi pensa di monetizzare un consenso politico sbaglia, questo lo prende Grillo, lo prende chi è anti-sistema. Noi non saremo mai anti-sistema. E chi vuole essere anti-sistema sappia che il Pdl è un partito di governo”. 

Sta dicendo che nel Pdl qualcuno si deve chiarire le idee? 
Il chiarimento deve esserci in una sede propria. La prossima settimana ci dovrebbe essere un ufficio di presidenza, quello sarà il luogo per chiarirsi le idee”. 

Pensa allora a una separazione consensuale?
“Sarebbe un indebolimento grave. Dobbiamo costruire una casa dei moderati che vada oltre il Pdl, non un pezzetto del Pdl. Penso che l’intelligenza politica aiuterà tutti: sub-frazionandoci non andiamo da nessuna parte”. 

Che giudizio dà alla mozione firmata da 41 parlamentari pidiellini in cui si chiede a Monti di scusarsi pubblicamente per la questione dei suicidi?
E’ indispensabile ritirarla, tanto più che il premier ha riconosciuto chiaramente i grandi meriti del governo di Berlusconi. Ciò detto, il gruppo del Pdl è composto da 190 persone. Se un quarto prende un’iniziativa che non condivido, non gli dico di fare un gruppo autonomo ma di ripensarci”.

Casini ha detto che il Terzo Polo non riesce a intercettare l’emorragia dei voti del Pdl. Vi legge un’apertura alla Casa dei moderati?
“Lo spero, ma nessuno pensi di lanciare Opa su di noi. Tutti i soci decidono insieme il percorso. La Casa comune va costruita attraverso un cantiere costituente del popolarismo italiano. Il primo passo può essere una federazione di partiti che vanno insieme alle elezioni, per poi arrivare a una realtà come il Partito popolare europeo. E’ accaduto in Francia e in Spagna, può accadere da noi”. 

C’è anche spazio per Fini?
“Vediamo, parliamone. Ma in Futuro e libertà vedo alzare più ostacoli e pregiudiziali che offerte di disponibilità. Il nostro interlocutore ora è Casini”.


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