PDL

“Non corro alle primarie, sto con Alfano”

Intervista del Corriere della Sera a Franco Frattini
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Frattini: «Spero che siano aperte e trasparenti, non diventino il luogo dove i capicorrente si contano» Ci sono 5 0 6 candidature: non vorrei che a seguito di queste nascessero liste civiche che portassero alla balcanizzazione.

L’ex ministro degli Esteri: “è chiaro che dopo Berlusconi la leadership dovrà essere collegiale”
Auspica candidature «aperte e trasparenti», perché per ridare linfa e prospettiva al Pdl oggi servono «primarie vere». Ma alla corsa per la leadership del centrodestra lui non parteciperà: «Io voglio rafforzare la squadra di cui mi sento parte, che è guidata dal segretario Angelino Alfano», dice Franco Frattini.

Ma a volte alle primarie si partecipa anche per contare e far valere la propria posizione politica.
«Ed è un grave errore, che spero non si commetta stavolta. Le primarie non possono essere il luogo dove i capicorrente si confrontano e si contano, non è il terreno dove conquistare rendite di posizione. Al contrario, devono far coagulare una leadership e una squadra, perché è chiaro che dopo Berlusconi la leadership del Pdl dovrà essere collegiale».

Quindi, nonostante le voci che ipotizzavano una sua candidatura, lei non correrà ma farà parte della squadra di Alfano?
«Gli ho detto che sono disponibile a mettere a disposizione la mia immagine e la mia esperienza, poi sarà lui a decidere in che modo costruire la sua candidatura e in che forme. Ma non c’è dubbio che Alfano sarà il mio candidato per almeno tre motivi: l’ idea del partito degli onesti, la proposta della Costituente popolare e il sostegno responsabile a Monti, che sarebbero i miei tre punti di programma se pensassi di candidarmi, sono gli stessi che sostiene il segretario».

Quindi lei come giudicherebbe i suoi colleghi che eventualmente si candidassero contro Alfano?

«Premesso che, come ho detto, mi auguro davvero di non assistere a una sfida tra capicorrente, dico che non sono contrario a candidature molto trasparenti e aperte, anche all’ esterno della cerchia dei militanti di partito. A una condizione però».

Quale?
«Che si muovano nello spirito di riportare l’ entusiasmo tra la nostra gente magari delusa, disillusa, in cerca di una spinta nuova, e non che operino per l’ indebolimento del partito e la sua polverizzazione».

Quale rischio vede, concretamente?
«Vedo che già ci sono, sulla carta, 5 o 6 autocandidature: benissimo, ma non vorrei che poi a seguito di queste nascessero liste civiche o di genere vario che, una volta in Parlamento, portino ad una dannosa balcanizzazione. Questo sarebbe grave».

Della Santanchè, probabile candidata, che pensa?
«Mi auguro che sia una candidatura che interpreta le regole che peraltro dobbiamo ancora scrivere, per cui ci si muove dall’interno del partito per rafforzarlo, sempre. Da lei mi divide la visione sul sostegno responsabile a Monti, ma trovo legittimo che una linea programmatica di questo tipo venga presentata alle primarie».

E che ruolo immagina per Berlusconi?
«Essendo stato “vergin di servo encomio” sempre, lo sarò anche di “codardo oltraggio”: non sono tra chi dice al presidente di ricandidarsi a premier e non tra chi non lo vorrebbe nemmeno in lista, un’assurdità. E lui stesso a dire che vuole essere l’allenatore del Pdl e credo sia il ruolo migliore per un uomo che è ancora un grande punto di riferimento per noi. Un politico come lui, che ha raggiunto l’apice, non sarà a capo di nessuna lista diversa dal Pdl: non lo vuole, sono certo che non lo farà».

Le primarie a cui pensa lei devono essere di coalizione o di partito? E aperte agli iscritti o a tutti?
«Le aprirei alla gente, certo, magari però dopo registrazione in liste, per evitare strani giochi. E se saranno di coalizione o di partito lo deciderà la legge elettorale, che sicuramente non sarà il Porcellum. Se passerà la riforma presidenziale con il doppio turno, perché le cose si tengono, avremo un certo tipo di primarie, se andremo a un sistema uninominale maggioritario o allo spagnolo saranno probabilmente di partito. Lo capiremo nelle prossime settimane, credo e spero in tempo per svolgere le primarie entro l’ anno».


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