L’inno non l’ho ancora sentito, ma e’ un segnale simpatico che sottolinea il nuovo corso del partito, indicando che lo spirito di libertà alla base della nascita di Forza Italia nel 1993 e’ ancora vivo. Berlusconi ha sempre sostenuto che nelle amministrative ci possano essere liste civiche affiancate al Pdl.
Oggi non stiamo meditando di cancellare il simbolo, ma di scegliere liste civiche e magari candidati provenienti dalla società civile. Ripeto: non vorrei veder scomparire il simbolo del Pdl, Berlusconi non rinuncerà al progetto del partito, ma vedremo queste liste civiche come satelliti. In un secondo tempo si potra’ pensare al lancio di una costituente popolare italiana, che e’ nei sogni di Berlusconi e Alfano.
Di fatto si tratta di ripetere l’esperienza della famiglia politicadel Ppe. L’ Udc e’ nel Ppe, mentre la Lega no, anche se non e’ incompatibile visto che condividiamo gli stessi valori sul governo del Nord.
Per quanto riguarda il futuro delle alleanze noi non temiamo Casini, perché Berlusconi parlava già di unione dei moderati italiani. Guidando questo processo non avremo l’Opa di nessuno, non e’ nel nostro interesse inglobare gli altri, ma e’ altrettanto chiaro che nessuno ingloberà noi.