Immigrazione

ORA L’EUROPA DEVE SVEGLIARSI

Editoriale di Franco Frattini per Il Tempo
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L’immigrazionenon riguarda numeri ma vite umane. È un dramma contemporaneo che vede, da un lato, trafficanti di uomini senza scrupoli e, dall`altro, una comunità internazionale vile che scarica la responsabilità sui Paesi che devono fronteggiare inevitabilmente il problema. Lo dico con tristezza, visto che sono stato commissario dell`Ue per l`immigrazione e ministro degli Esteri italiano. Il nostro Paese è la porta dell`Europa, non può diventare la sua guardia di frontiera. Ovviamente rendiamo onore a tutti coloro che salvano ogni giorno vite umane. Ma dovrebbe essere chiaro che lo facciamo anche nell`interesse dei tedeschi, degli olandesi o dei belgi. Ci aspettiamo da loro gesti concreti di solidarietà. 

Proprio su questo aspetto, quello della collaborazione di tutti i Paesi, indico due direzioni, che già ho proposto durante i miei incarichi. Innanzitutto creare centri di accoglienzanei paesi d`origine e di transito, in particolar modo in Africa. L`Onu, attraverso la sua agenzia per i rifugiati, deve finanziare centri temporanei e poi, ecco la seconda strada, distribuire gli immigrati nei paesi europei. Non possiamo accettare che tutti quelli che sbarcano in Italia restino in Italia. Poi c`è anche la questione dei costi: abbiamo stanziato altri 70 milioni di euro per l`operazione «mare nostrum», dobbiamo ottenere che i finanziamenti europei siano almeno raddoppiati. Se l`Ue non agirà in questo modo continuerà a essere un organismo burocratico lontano dalla vita reale. 

Ma poi come fa l`Europa a vietare ai pescatori siciliani di pescare il pesce spada o il tonno e, nello stesso tempo, a girarsi dall`altra parte di fronte al dramma che si ripete a Lampedusa e sulle nostre coste? 


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