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Papa Francesco ha pregato per lo sport, chiedendone il rilancio. Il Pontefice lo ha fatto alla vigilia della giornata mondiale che si celebra il 6 aprile, appunto, e il suo messaggio irrompe nel silenzio di una domenica, l’ennesima ormai, senza calcio, senza alcuno sport giocato.
“Lunedì 6 aprile ricorre la Giornata Mondiale dello Sport per la Pace e lo Sviluppo, indetta dalle Nazioni Unite” ha esordito il Pontefice. “In questo periodo, tante manifestazioni sono sospese, ma vengono fuori i frutti migliori dello sport – le parole di Francesco -: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare il meglio di sé. Dunque, rilanciamo lo sport per la pace e lo sviluppo”.
Un messaggio di grande speranza che guarda al futuro anche attraverso la ripresa delle attività sportive, per le quali il Papa ha sempre mostrato grande ammirazione e sostegno. Le sue parole sono state infatti accolte con grande soddisfazione dal presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha scritto per l’ANSA il suo pensiero. “Le parole di Papa Francesco riempiono di orgoglio e di gioia lo sport e gli sportivi tutti – scrive Malagò -. Per il nostro mondo sono un segnale di grande vicinanza che, per la verità, Sua Santità non ci ha mai fatto mancare, ma che oggi, in un periodo così difficile per tutti noi, risuona con maggiore eclatanza e rispettosa gratitudine”.
La giornata mondiale si festeggia il 6 aprile perché nella stessa data nel 1986 “presero il via ad Atene i primi Giochi Olimpici dell’era moderna. Il 6 aprile è la nostra festa” ricorda Malagò. E le parole del Pontefice “rappresentano una simbolica benedizione verso la grande famiglia dello sport che anche da questo messaggio dovrà trarre quella forza d’animo necessaria ad affrontare e a superare le difficoltà di questi giorni attraverso appunto quelle caratteristiche che sono insite nella natura dei veri sportivi: resistenza, spirito di squadra e fratellanza. Soltanto se saremo uniti, potremo vincere questa battaglia. Grazie Papa Francesco per questo appello che il mondo dello sport non potrà esimersi dall’osservare con scrupolosa dedizione”.
Fonte Ansa