Monti

Sosterrò i punti dell’Agenda Italia

Un’Agenda aperta ancora una volta alle anime politiche responsabili
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Esprimo grande apprezzamento per l’attività ed i risultati del governo Monti: riforme che sono servite innanzitutto all’Italia ed il cui cammino è stato intrapreso nell’interesse del Paese e con una leale collaborazione di un ampio spettro di forze politiche – tra cui il Pdl – e non certamente perché ce l’ha chiesto l’Europa. Resto certo che il premier Monti sarà sicuro protagonista della scena istituzionale anche in futuro

Sosterrò i punti dell’Agenda Italia. Un’Agenda aperta ancora una volta alle anime politiche responsabili, e che si potrà rafforzare ed integrare, ma certo non stravolgere: per non sacrificare i sacrifici fatti sinora e per non creare false promesse. E’ questa l’unica road map per il risanamento, la crescita e – come ha ricordato il premier parafrasando Alcide De Gasperi – per “guardare alle prossime generazioni”. 

Mi auguro che il Pdl progetti, quindi, il suo programma di governo in funzione di questa continuità: senza rinnegare la linea adottata nei mesi di governo Monti, ma rafforzando ulteriormente quelle riforme. Per esempio coniugando equità e sostegno alle imprese, valutando un serio piano di riduzione delle imposte, indicando tutte le coperture e senza venire meno a quei patti presi con l’Europa firmati dal presidente Berlusconi quando avevo l’onore di essere ministro degli Esteri di quel governo. Sono questi gli impegni ed i principi che coinvolgono la grande maggioranza degli italiani: una grande area di persone moderate, europeiste, che guardano al lavoro dei giovani e che vogliono rimanere vincolati al lavoro dell’Europa, secondo il manifesto che il Partito Popolare Europeo ha recentemente approvato al Congresso di Bucarest e che il segretario Alfano ed io abbiamo solennemente sottoscritto.


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