Elezioni

Legge elettorale: no a stalli e perdite di tempo

Abbiamo poco tempo per farlo, ma sevogliamo possiamo riuscirci.
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Manca un anno alla scadenza naturale della legislatura. Mi auguro che sulla legge elettorale non ci siano stalli e perdite di tempo strategiche. Tutte le forze politiche devono considerare questa riforma un’occasione di responsabilità, anziché infrangersi sull’ennesimo pomo della discordia. 

Occorre mettere da parte polemiche pretestuose ed agire con un’accelerazione del percorso di approvazione di una riforma elettorale seria: un passaggio importante per eliminare quella cooptazione che schiaccia il protagonismo dei singoli e che ha caratterizzato in maniera negativa l’attuale fase  della politica. Arrendersi a metà del percorso rappresenterebbe la sconfitta di quel ruolo tutto politico che i partiti – in piena emergenza tecnica – hanno rivendicato alla loro esclusiva competenza.

Avanti tutta, quindi, verso una riforma che deve rivedere alcune regole che fino ad oggi si sono rivelate fragili ed inadeguate rispetto al compito storico di ridar voce alle scelte dei cittadini e alla logica della trasparenza.

Ogni polemica sollevata nelle ultime ore va smorzata e virata verso la piena volontà delle forze politiche responsabili di varare una riforma che deve sempre più corrispondere a quell’esigenza di rinnovamento morale della politica e delle istituzioni.

Abbiamo poco tempo per farlo, ma sevogliamo possiamo riuscirci.


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