“La nostra preoccupazione principale è aiutare i feriti libici e costruire con urgenza delle scuole“. Così il Ministro Franco Frattini al termine di un incontro a Tripoli con il premier del Cnt Mahmud Jibril, nell’ambito di una missione di un giorno in Libia per incontrare le massime autorità istituzionali provvisorie e ribadire il sostegno dell’Italia alla transizione
“Entro la prossima settimana – ha spiegato il ministro – l’Italia avrà trasportato 190 feriti da Tripoli, Bengasi e Misurata in ospedali italiani. E possiamo arrivare a 250 feriti”, ha aggiunto. Sul fronte della scuola Frattini ha annunciato che “entro poche settimane saremo in grado di realizzare 13 scuole prefabbricate, grazie alla nostra esperienza di ricostruzione urgente dopo il terremoto dell’Aquila”.
Frattini ha quindi annunciato che “Alitalia ha deciso di riattivare i voli commerciali tra Roma e Tripoli dal 2 novembre e di lavorare per il prossimo anno ad un volo tra l’Italia e Bengasi”.
Jibril ha ringraziato l’Italia per le “sollecite risposte” sulle questioni dei feriti e delle scuole ed ha quindi sottolineato che “il riconoscimento italiano del Cnt (lo scorso aprile) è stato il salto di qualità per la rivoluzione libica: Gheddafi capì che non poteva contare più su nessuno”. Da parte sua Frattini ha ricordato che “l’Italia è stato il terzo Paese a riconoscere il Cnt, il secondo in Europa”. “Sono stato il primo ministro degli Esteri straniero a chiamare Jibril al telefono per congratularmi per l’inizio della rivoluzione”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda il nuovo governo di transizione, Jibril ha detto che “dovrà includere tutte le componenti della società libica che dimostreranno capacità, onestà e trasparenza“. “Vogliamo dare al più presto a quei giovani che sono stati i principali artefici della rivoluzione la responsabilità della guida della nuova Libia”, ha sottolineato Jibril, pur ribadendo che “la formazione di un nuovo Governo transitorio non avverrà che dopo la liberazione di tutto il territorio”. Su questo fronte, la posizione italiana è per un governo inclusivo di tutte le componenti della Libia che hanno partecipato alla liberazione.
“E’ bello tornare in una Tripoli liberata”, ha detto Frattini al suo arrivo nella capitale libica. All’aeroporto di Maitiga, ha incontrato un gruppo di feriti del fronte di Bani Walid, che saranno trasferiti oggi in Italia per le cure necessarie. “L’Italia vi accoglie in amicizia, avrete le cure necessarie. Buona salute e buona fortuna”, ha detto loro.
Il Ministro è volato a Tripoli accompagnato da una delegazione di imprenditori italiani. E nell’incontro Jibril era prevista anche la firma di memorandum di intesa che fa seguito all’incontro con lo stesso premier del Cnt, appena una settimana fa a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York, con il quale era stato creato un comitato di coordinamento congiunto con l’obiettivo di riattivare il Trattato di amicizia italo-libico, non appena si sarà insediato un nuovo governo.
Tra gli incontri, anche quello con il vescovo della capitale libica, mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, che ieri aveva lanciato un nuovo appello perla situazione “tragica” degli ospedali con “ancora numerosi feriti”. “Incontrerò mons. Martinelli – aveva spiegato Frattini – poiché è necessario riprendere i rapporti e i contatti per la stessa sicurezza della comunità cristiana presente nel territorio libico”.